Binotto: “Montreal è un circuito di motore”
I lunghi rettilinei mettono a dura prova le PU
Il prossimo fine settimana la F1 andrà in scena in Canada su un tracciato come il Gilles Villeneuve fluido e dalle grandi velocità.
Per Mattia Binotto, direttore del reparto power unit Ferrari, il motore giocherà un ruolo fondamentale.
“Quello canadese è sempre stato uno dei miei circuiti preferiti vista la sua composizione caratterizzata da lunghi rettilinei, uscite dei tornantini, grandissime frenate e parti miste – ha dichiarato – E’ una pista molto interessante anche per chi guida, in particolare perché ci sono dei muri che spesso i piloti sfiorano. Per le sue particolarità, quali safety car, pioggia, asciutto, regala sempre gare molto emozionanti. Dopo Monza e Belgio è uno dei più importanti anche dal un punto di vista del propulsore. Il lungo dritto che precede il traguardo è un tratto particolare, perché si arriva da un tornantino molto lento, serve molta trazione e si passano tutte le marce, dalla prima fino all’ottava”.
“Qui nei sorpassi i migliori motori possono esprimere la propria potenza. Poter scaricare tutta la potenza implica anche la gestione della componente ibrida. Poi, nella parte mista, bisogna essere in grado di recuperare l’energia e prepararsi ad avere la batteria pronta al massimo per poter utilizzare al meglio su quel rettilineo la potenza elettrica e accelerare il più possibile” – ha concluso la riflessione.
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