Prost: “Renault non obbligata a vincere”
Per il quattro volte iridato il marchio non necessita di grossi successi per rafforzarsi sul mercato dell'auto
A differenza delle Case automobilistiche tedesche la Renault non ha alcun obbligo morale di piazzare le sue macchine davanti alle altre per farsi pubblicità. Lo ha dichiarato ad Auto Motor und Sport Alain Prost non nascondendo una certa grandeur tipica transalpina figlia della consapevolezza della forte struttura sportiva alle spalle del ritorno in F1 del marchio in qualità di proprietario di una scuderia.
“Noi non vogliamo diventare campioni del mondo a tutti i costi. Lottare per le prime posizioni ci basta. Se comunque in seguito arriverà il titolo ne saremo lieti – le parole del Professore – Il nostro è da sempre un top team. Diverso è il discorso per Mercedes o Audi. Per loro un successo mondiale rappresenta davvero una piattaforma marketing importante”.
“Va sottolineato che il piano della Losanga è a lungo termine. Per ora a nove anni – la considerazione del grande rivale di Senna tra la fine degli anni ’80 e i primi ’90 – Di conseguenza anche a fronte delle note problematiche economiche accusate dalla Lotus nel recente passato sarà difficile puntare subito al vertice. Bisognerà soltanto avorare sodo e avere pazienza. Personalmente non credo in grossi risultati prima delle due/tre stagioni”.
Chiara Rainis
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