Hamilton: “Prendere la terza reprimenda deliberatamente non sarebbe stata una buona idea”

Una terza reprimenda avrebbe comportato un'altra penalità in griglia

Hamilton: “Prendere la terza reprimenda deliberatamente non sarebbe stata una buona idea”

Durante questo weekend in Belgio la parola che è stata associata a Lewis Hamilton è stata penalità: si sapeva già da diverse settimane, infatti, che il pilota inglese avrebbe dovuto sostituire due elementi della Power Unit arrivando a sei unità stagionali, contro le cinque previste dal regolamento, ottenendo una sanzione in griglia.

La Mercedes ha deciso di sfruttare il weekend belga per far scontare la penalità a Hamilton, in quanto su questa pista i sorpassi sono nettamente più semplici che in altri tracciati. Consapevoli che Hamilton sarebbe dovuto partire dal fondo della griglia sostituendo una singola Power Unit, il team di Stoccarda ha deciso di deliberare altre due nuove Power Unit che, in termini di penalizzazioni, hanno portato Lewis ad avere 55 le posizioni di penalità in griglia, ma che a conti fatti lo porteranno ad essere sempre in fondo alla griglia, indipendentemente dal numero di sanzioni accumulate. 

Su Hamilton, però, pendeva ancora un’altra possibile penalità: il tre volte campione del mondo, infatti, attualmente ha già due reprimende all’attivo e, nel caso ne ottenesse un’altra arrivando a tre, scatterebbe una penalità di dieci posizioni in griglia. Per questo la Mercedes ha pensato di far prendere deliberatamente una reprimenda a Hamilton, per arrivare alla terza, scontando la penalità (che comunque non avrebbe inciso, perché Lewis sarebbe partito ugualmente dal fondo della griglia) e “resettando” la situazione, in modo da partire nuovamente da zero.

Lo stesso Lewis ha confessato che avevano pensato anche a questa ipotesi, rinunciandovi in quanto contro le regole: “Ovviamente ci abbiamo pensato” – ha detto il campione del mondo -. “Ma ciò avrebbe significato fare qualcosa di irregolare e qualcosa di deliberatamente pericoloso, cosa che è contro le regole. Non è così che facciamo le cose. Inoltre ci sarebbe stata la possibilità che, nel caso l’avessimo fatto, ci avrebbero detto ‘tu ha già 55 posizioni di penalità qui, quindi te ne daremo 10 nella prossima gara‘. Quindi non era una buona idea”.

Ad ogni modo la FIA aveva già fatto sapere che, nel caso ci fosse stata la volontarietà nel prendere una reprimenda, sarebbe scattato il drive through in gara.

Gianluca D’Alessandro

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