Formula 1 | Lettera della FIA alle squadre: nuova polemica sull’utilizzo degli scarichi soffianti?

Nuovo giro di vite della Federazione in merito ad alcuni “stratagemmi” studiati dai top team per l’aumento del carico aerodinamico in curva. In una lettera scritta da Charlie Whiting e girata a tutte le squadre prima della trasferta di Baku, la FIA ha voluto avvertire ogni Scuderia che non sarà tollerato un eventuale soffiaggio degli scarichi in stile 2011. Al termine del Gran Premio di Cina, infatti, è emerso che alcuni motoristi sfrutterebbero i gas di scarico per aumentare il carico in curva.

Un sistema molto simile a quello utilizzato dalla Red Bull nel 2011, solo non automatico. Secondo alcuni rumors, infatti, Ferrari avrebbe installato un terzo puddle nella parte posteriore del volante e questo, appunto, consentirebbe la fuoriuscita dei gas durante la percorrenza di una curva. Con questa lettera spedita alle squadre, la Federazione punta a bloccare sul nascere una soluzione studiata già nella stagione 2011 e bloccata all’inizio del 2012, quando lo stesso organo di gestione decise di mettere al bando i famigerati “diffusori soffianti”.

Nicholas Tombazis, direttore tecnico della FIA, ha sottolineato come la questione sarà attentamente valutata nelle prossime settimane e che i tecnici, nel corso delle prossime analisi, cercheranno di scoprire eventuali sistemi che permetterebbero di far soffiare gli scarichi bypassando il compressore e la turbina.

Ecco le parole di Nicholas Tombazis: “Non accettiamo che ci siano modalità di funzionamento del motore specificamente progettate per incrementare il soffiaggio dello scarico anche in curva. E’ una cosa che non ammettiamo e che va contro l’attuale regolamento sportivo. Ci sono delle normative e questi soffiaggi, per essere ammissibili, devono garantire l’integrità della power unit e un’eventuale incremento di potenza. Il flusso non può essere sfruttato a scopi aerodinamici. Cercheremo di eliminare questo problema durante la prossima stagione, modificando la posizione del terminale, ma nel frattempo cercheremo di scovare eventuali sistemi utili all’incremento del carico”.