Ferrari F138, Simone Resta: “C’era una significativa differenza di prestazioni da colmare”

"Abbiamo provato a fare un passo in avanti in ogni area"

C’è un nome non conosciuto all’esterno delle mura dello stabilimento Ferrari, accompagnato da un ruolo non comune e nuovo per la stessa squadra di Maranello: Simone Resta è il nuovo Deputy Chief Designer.

“Ho iniziato la mia carriera in Formula 1 con la Minardi, dove ho lavorato diversi anni”, spiega Resta. “Poi da Faenza sono andato a Maranello, lavorando alla Ferrari, prima come progettista, poi come coordinatore di un gruppo di progettisti, seguito poi dal ruolo di Responsabile Ricerca e Sviluppo, prima di ricoprire il mio attuale incarico come responsabile del coordinamento del progetto della monoposto 2013. In questo ruolo rispondo a Nikolas Tombazis e a Pat Fry. Da quest’anno, il team di progettazione è stato diviso in due gruppi: uno per la monoposto di quest’anno e uno concentrato sulla vettura della prossima stagione”.

Il che significa che la F138 può essere considerata come la prima monoposto di Resta, che sottolinea alcuni dei dettagli più importanti di questa nuova vettura: “Ci sono stati pochissimi cambiamenti nei regolamenti, ma tuttavia abbiamo scelto di lavorare e modificare tutti gli aspetti della monoposto, provando a fare un passo avanti in ogni area, perché sentivamo che c’era un significativo livello di perfomance che poteva essere guadagnato con questa nuova monoposto. Direi che il più grande cambiamento riguarda la sospensione anteriore, che presenta un migliore layout, mentre al posteriore, la sospensione è completamente nuova. Abbiamo anche un nuovo disegno per le fiancate, con l’obiettivo di migliorare l’aerodinamica, così come un layout completamente nuovo del sistema di scarichi”.

“La monoposto che correrà a Melbourne sarà un po’ diversa da quella vista al lancio e da quella che si vedrà nella prima sessione di test”, continua Resta. “Nelle ultime settimane abbiamo migliorato le performance della vettura, e possiamo migliorarle ulteriormente nelle prossime, il che vorrà dire che la F138 a Melbourne sarà significativamente diversa da quella del primo test… con la speranza che sia anche più veloce. Fin qui sono ragionevolmente soddisfatto della monoposto considerando che c’era una significativa differenza di prestazioni da colmare, aspetto che non possiamo negare. Ma credo che abbiamo fatto un buon lavoro in tutte le aree, cercando di risolvere tutti i punti deboli della vettura che l’ha preceduta”.

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