Webber: “Non avrei potuto lottare per il titolo se fossi passato alla Ferrari”
L'australiano spiega lo "sgarbo" alla Rossa: ha pesato la continuità
Il pilota della Red Bull è tornato sul suo clamoroso no alla Ferrari e alla firma del prolungamento del contratto con la scuderia campione del mondo: per l’australiano è stata decisiva la volontà di non rovinare l’armonia nel suo attuale team.
Il numero due delle “lattine” infatti è consapevole che quest’anno potrebbe essere la sua ultima possibilità di vincere un campionato. “Il fatto che sto cercando di vincere il campionato quest’anno è stata una delle motivazioni della mia scelta di prolungare con la Red Bull”, ha ammesso in un un articolo sul sito della BBC. “Sarebbe stato un po’ più difficile mantenere lo stato di forma, se mi fossi spostato in una squadra rivale. Questo è stato un fattore, ma non è certamente il più grande”, si è giustificato.
Il nuovo contratto di Webber è soltanto annuale, ma lui insiste che al ritiro non ci pensa ancora. “Non sto pensando affatto ad andare in pensione”, ha detto l’australiano, che il prossimo agosto compirà 36 anni. “Il contratto con la Red Bull è solo per un anno, ma sto pensando di rimanere in F1 per un periodo più lungo, magari con un’altra squadra”, ha concluso il vincitore di Silverstone.
Lorena Bianchi
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