Vettel: “Il nostro dominio non è come quello di Schumi-Ferrari”
Per il tedesco il loro margine è nettamente inferiore
Per Sebastian Vettel il dominio suo e della Red Bull non ha niente a che vedere con quello dell’era Schumacher in Ferrari.
“L’unica eccezione è stato Singapore dove eravamo due secondi al giro più veloci degli altri, ma alla fine molto è dipeso da chi ci seguiva – ha detto il tedesco al suo arrivo in Giappone – In Corea abbiamo visto un margine simile a quello di Spa, ossia due o tre secondi per l’intera gara, all’epoca di Michael invece il divario era di trenta, che è una bella differenza. Certo avere un minimo di vantaggio è un aiuto, ma basta anche un solo piccolo errore per annullarlo; se poi consideriamo l’inizio della stagione, alla domenica siamo sempre stati forti, ma in qualifica le Mercedes ci battevano. Pian piano siamo riusciti a migliorare la macchina nel globale, come d’altronde hanno fatto pure gli altri, ma evidentemente i nostri aggiornamenti sono stati più validi, senza contare che via via che si va avanti si capisce di più la monoposto e ciò permette di indovinare i giusti assetti rapidamente”.
Chiara Rainis
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