Toro Rosso, Ricciardo: “Bene essere andati a punti”
Dopo varie peripezie ritiro invece per Vergne
Gp di Spagna positivo a metà per la Toro Rosso. Se infatti le premesse dei giorni scorsi di entrare nella top ten sono state mantenute da Daniel Ricciardo, per Jean-Eric Vergne quella di Barcellona è stata una gara piuttosto complicata finita con un misero DNF.
“Ho fatto una brutta partenza, mi slittavano le ruote e nei primi giri ho dovuto combattere con il grip e il bloccaggio dell’anteriore – ha spiegato l’australiano, 10° – Ho cercato di essere paziente, vedevo le vetture davanti a me non troppo lontane, ma poi ho perso terreno seppure il passo non fosse male. Al primo stop abbiamo fatto qualche modifica sull’incidenza dell’ala e la pressione delle gomme, da quel momento siamo migliorati e sono riuscito a fare qualche sorpasso, purtroppo però poi verso la fine siamo tornati ad essere lenti, per cui tutto sommato è un bene aver guadagnato almeno un punto”
“Dopo un bello start ho accusato subito del sottosterzo – ha raccontato JEV – Ad ogni pit aggiungevamo un po’ d’ala, ma in realtà non ha funzionato. La strategia adottata era quella giusta e malgrado il fondo e l’ala danneggiata siamo stati in grado di segnare buoni tempi. Malauguratamente in corsia box la Sauber ha fatto uscire Hulkenberg senza prestare attenzione, lui mi è venuto addosso e mi ha rovinato una gomma. Insomma un problema dietro l’altro, comunque resto fiducioso per Montecarlo”.
“Come previsto è stato un gran premio ricco di soste. Il nostro piano era di farne tre, poi vedendo l’evoluzione della corsa abbiamo optato per quattro – il parere del team principal Franz Tost – Sfortunato l’episodio che ha visto protagonista Jean-Eric. Dopo il contatto con Nico dai dati abbiamo notato che i danni al posteriore stavano peggiorando, per cui abbiamo deciso di richiamarlo e farlo ritirare, il problema è stato che per cercare di intervenire sull’auto del francese, abbiamo dovuto tenere fuori Daniel e questo gli è costato parecchio in termini di tempo essendo stati i suoi penumatici piuttosto usurati. Se non ci fossero stati tutti questi guai avremmo potuto pensare di attaccare le McLaren”.
Chiara Rainis
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