Red Bull: problemi al flusso di carburante anche in Malesia

Sostituito ancora il sensore sulla vettura di Ricciardo

Red Bull: problemi al flusso di carburante anche in Malesia

Continuano i problemi della Red Bull con il limite del flusso di carburante. Il giornale The Times riporta che, dopo la squalifica di Daniel Ricciardo in Australia, la Red Bull ha speso oltre 130.000 dollari per cinque nuovi sensori dell’azienda Gill Sensors omologati dalla FIA per la gara di Sepang.

“Non stiamo dando nulla per scontato e abbiamo acquistato dei sensori in proprio, almeno sappiamo che ne avremo uno che funziona in modo corretto” ha spiegato una fonte interna al team.

La Red Bull ha presentato appello contro l’esclusione di Ricciardo e la scorsa settimana ispettori della FIA sono stati invitati a Milton Keynes, presso il quartier generale del team, per verificare i sensori che hanno causato problemi in Australia.

Secondo Auto Motor und Sport, inoltre, durante le prime libere a Sepang, la Red Bull RB10 di Ricciardo avrebbe accusato di nuovo problemi al sensore del flusso di carburante.

Un nuovo sensore, dal costo di 26.000 dollari dopo la calibrazione, è stato montato sulla vettura dell’australiano.

“E dire che si tratta di una regola che dovrebbe ridurre i costi” ha osservato con ironia Helmut Marko della Red Bull.

Il team è comunque esposto ancora al rischio di squalifica: “Non so. Forse due sensori potrebbero essere installati in posti diversi, e il valore medio dovrebbe essere letto per ridurre il rischio di misure non corrette” ha proposto il team boss Christian Horner.

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