Pit Stop: il meglio della settimana

Tutto quello che vi siete persi in F1 negli ultimi sette giorni

Pit Stop: il meglio della settimana

Tirate fuori il vostro abito migliore Signori e Signore, perché questo weekend la Formula 1 sbarca nella località più glamour del pianeta: Monte Carlo. A poche ore dal via del sesto appuntamento del Mondiale 2015, la notizia più fresca, quella che tutti stavamo aspettando, riguarda sicuramente il rinnovo di Lewis Hamilton con la Mercedes.
Dopo un tira e molla che neanche le migliori coppie di Hollywood, dopo continue indiscrezioni sulle richieste da primadonna – sempre smentite – da parte del pilota britannico, e dopo i rumors su possibili tentennamenti riconducibili a un ipotetico futuro in Rosso, il campione del mondo in carica ha finalmente giurato fedeltà per i prossimi tre anni alla casa di Stoccarda, con tanto di foto sul proprio profilo Facebook a testimonianza dell’avvenuto accordo.
Ora che i tedeschi si sono ufficialmente assicurati per altre tre stagioni il migliore piede destro in circolazione, ai box Mercedes ci si può concentrare sul Mondiale in corso, sopratutto ora che tra Lewis e il rivale Nico si è altrettanto ufficialmente riaperta la guerra per l’iride 2015.

Con la vittoria al Montmelò – la prima quest’anno per Rosberg – ai tifosi e agli addetti ai lavori sarà sembrato di vivere un déjà vu. Nico si è improvvisamente svegliato dal letargo ed è uscito dal tunnel di depressione e pessimismo leopardiano nel quale era finito dopo le prime vittorie del compagno di box.
Di recente Niki Lauda si era persino detto preoccupato per la tenuta mentale del biondino. La vittoria iberica però ha rinvigorito lo spirito del tedesco, così come quello di tutta la squadra, grazie anche alla conferma che la Ferrari alla fine non è poi così vicina.
Nonostante il terzo posto di Sebastian Vettel, e nonostante avesse portato in pista una SF15-T rinnovata al 70% rispetto al pacchetto di inizio stagione, la Rossa in Spagna si è di fatto beccata un distacco di quasi un minuto dai missili di Brackley.
Il monologo Mercedes del 2014 sembrerebbe quindi pronto a ripetersi, anche se, dalle colline di Maranello, Vettel ha messo in guardia i suoi rivali: “Credo di potermi ancora giocare il Mondiale”. Mentre, poco più in là, Maurizio Arrivabene gli ha fatto però eco: “Lottare per il Mondiale è troppo”. Insomma, mentre i due si mettono d’accordo, la Mercedes di certo non resterà con le mani in mano e ha già annunciato di voler battere il Cavallino Rampante anche “da ferma” – leggi durante i pit stop – dove al momento gli uomini in rosso risultano un soffio più rapidi di quelli argentati.

Dopo le fatiche di Barcellona i team sono tornati subito al lavoro per il primo appuntamento con i test in-season – i prossimi si terranno in Austria, a seguito del weekend di gara al Red Bull Ring – con pochi big e tante giovani promesse impegnate in pista. Il miglior tempo l’ha strappato la Lotus del test driver Jolyon Palmer – su gomma super soft, a onor del vero – mentre chi ha macinato il maggior numero di chilometri è stata la Mercedes, superando le 270 tornate.
Se i tedeschi hanno schierato almeno un pilota titolare – Rosberg, galvanizzato dalla vittoria della domenica, non voleva più scendere dalla macchina – la Ferrari è stata criticata per non aver fatto girare né Kimi Vettel. Al posto dei due veterani abbiamo visto invece al volante la punta di diamante della Ferrari Driver Academy Raffaele Marciello e la terza guida Esteban Gutierrez.
Il pilota messicano in questi giorni è stato al centro dell’attenzione anche per un suo probabile ingaggio con la Haas nel 2016. Ma il team americano, già molto seguito dai media ancora prima di toccare l’asfalto, potrebbe portare un vento di rivoluzione nel Circus schierando per la prossima stagione anche la velocissima Danica Patrick, già impegnata nella Nascar con il team a stelle e strisce di cui Gene Haas è co-proprietario insieme al driver Tony Stewart.
Solo un pilota titolare nel corso degli ultimi test anche per McLaren Honda. Jenson Button ha fatto compagnia al giovane Oliver Turvey, mentre Alonso si stava riprendendo dal problema agli occhi accusato durante l’ultimo GP. Lo spagnolo, come se non bastasse, nella gara di casa è stato inoltre costretto al ritiro, dopo essere stato abbandonato dall’impianto frenante – e aver quasi travolto mezza squadra ai box – a causa di una visiera a strappo infilatasi nel tubo freno. Il team principal Boullier prima dei test aveva annunciato: “Sarà una due giorni molto interessante perché stiamo sviluppando una filosofia diversa orientata a capire la direzione da seguire”. Forse è il caso che qualcuno gli indichi quella per Lourdes.

A fare compagnia agli anglo giapponesi durante il pellegrinaggio sui Pirenei potrebbero tranquillamente aggregarsi anche quelli di Red Bull. Nonostante gli aggiornamenti portati in pista in occasione della prima gara europea, gli austriaci infatti non se la passano mica tanto bene.
Per quanto i francesi di Renault si siano detti soddisfatti della prova spagnola in termini di affidabilità, le prestazioni lasciano comunque ancora a desiderare.
La stagione fino ad ora è di quelle da dimenticare ma a Milton Keynes hanno comunque deciso di mantenere l’impegno con la losanga anche nel 2016, mentre il boss Christian Horner prometteva invece fedeltà eterna alla ex Spice Girl Geri Halliwell.
“Stiamo vivendo un momento difficile, ma sappiamo come venirne fuori e lo faremo insieme a Red Bull. Questo matrimonio ha tutte le regioni del mondo per andare ancora avanti”, sono state le parole del responsabile delle attività di pista di Renault dopo il mezzo flop spagnolo. Il team principal della Red Bull avrà pensato così di investire almeno su un’altra unione.

La scorsa settimana, mentre la Formula 1 spegneva le sue prime 65 candeline – come il numero di anni trascorsi dalla prima vittoria di Nino Farina a Silverstone, al volante di una Alfa Romeo – lo Strategy Group si è riunito per decidere una serie di importanti modifiche future.
Archiviata la proposta di utilizzare un quinto motore, il gruppo di lavoro si è concentrato soprattutto sugli interventi per migliorare lo spettacolo, come la libera scelta nell’utilizzo degli pneumatici, l’evoluzione dell’aerodinamica, monoposto dal peso inferiore e il ritorno dei rifornimenti in gara, il tutto tenendo come obiettivo principale la riduzione dei tempi sul giro di circa 6 secondi.
Nonostante l’incontro, ‘il Supremo’ si è scagliato ancora una volta contro gli attuali regolamenti e le metodologie decisionali che governano le scelte attuate all’interno del Circus. Secondo Mr E “ci vorrebbe un organo super partes capace di mettere d’accordo tutti”. Il vero problema della Formula 1 di oggi sarebbe infatti l’eccessiva democrazia.
Se non altro, almeno in termini di pubblico, le cose sembrano andare un po’ meglio rispetto al 2014, con il Gran Premio di Spagna che ha ottenuto il 71% in più di spettatori, mentre la tappa messicana del prossimo fine ottobre ha già registrato il tutto esaurito, con biglietti venduti al mercato nero a un prezzo superiore ai diecimila dollari.

Per concludere il nostro riepilogo settimanale, protagonisti della sezione “mettetevi d’accordo” troviamo Michelin e Bernie Ecclestone. I primi si dichiarano aperti al dialogo per un ritorno in Formula 1 – a patto di poter fornire coperture destinate a essere un oggetto tecnico e non un mero passepartout per lo spettacolo – mentre Mr E si è detto totalmente contrario al ritorno dei transalpini.

E’ apparsa un po’ confusa questa settimana anche Audi, il cui nome ultimamente viene spesso tirato in ballo quando si parla di Formula 1. Nonostante siano in molti a sperare in un’entrata in scena del Gruppo Volkswagen – da Bernie Ecclestone alla Red Bull, con gli austriaci che potrebbero così finalmente “sbarazzarsi” dei propulsori Renault – l’amministratore delegato dei tedeschi ha voluto mettere a tacere le recenti speculazioni, assicurando che l’azienda dei quattro anelli non ha intenzione di entrare nel Circus per “risolvere i problemi che la Formula 1 deve affrontare da sola”.
Peccato che la settimana precedente, parlando di un possibile ingresso di Audi nella massima categoria, lo stesso Rupert Stadler aveva affermato che nella vita è necessario tenersi tutte le porte aperte.

Nella sezione “chi l’ha visto” invece, protagonista di queste ultime ore è stato il direttore sportivo della Ferrari Massimo Rivola. Il “giallo” del dirigente della Rossa sembra di fatto essersi risolto in una bolla di sapone.
Assente a Barcellona, ufficialmente per motivi personali, il quarantaquattrenne faentino sarà di nuovo presente al muretto box a partire dall’imminente weekend di Monaco.

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