Non c’è pace per la Formula 1: Eurocare torna all’attacco
Secondo il segretario, la FIA deve fermare la sponsorizzazione dell'alcool
Anche se i motori sono spenti, non c’è veramente pace per la Formula 1. Già il mese scorso, la European Alcohol Policy Alliance aveva scritto una lettera al Presidente della Federazione, Jean Todt, per chiedere di vietare le sponsorizzazioni delle industrie di bevande alcoliche in Formula 1. Proprio in questi ultimi giorni, Eurocare è tornata all’attacco, dopo che lo stesso francese aveva sottolineato che la Federazione non può impedire una cosa del genere, non gestendo direttamente la questione dei diritti commerciali che appartiene singolarmente ai vari team.
Il gruppo europeo, attraverso il segretario generale, Mariann Skar, aveva espresso tutti i suoi dubbi della diffusione dell’alcool associato alla guida. Proprio la Skar, ha voluto rispondere in prima persona alle rassicurazioni di Todt: “C’è una contraddizione evidente tra il programma FIA for Road Safety e la sua riluttanza nell’intraprendere qualsiasi azione contro la sponsorizzazione dell’alcool in Formula 1 – ha sottolineato il segretario generale – La FIA ha recentemente incassato azioni pari all’1% della Formula 1, per un totale stimato attorno ai 120 milioni circa, perciò è evidente che vi sia interesse per le questioni commerciali e dunque la responsabilità di prendere provvedimenti sulla questione”.
Secondo la Commissione Europea, che stima che il 25% delle vittime sulle strade d’Europa siano legate al tasso alcolico eccessivo, ha voluto evidenziare come questo problema colpisce spesso i più giovani: “È molto positivo che la FIA sostenga gli sforzi di UE e ONU per ridurre le morti per incidenti stradali, ma questi sforzi non saranno credibili fin quando non si deciderà di adottare provvedimenti opportuni per scoraggiare l’ebbrezza alla guida, che come è noto rimane una delle principali cause di incidenti stradali in tutto il mondo – ha continuato – Vorrei quindi incoraggiare i membri della FIA a prendere posizione e dimostrare la loro leadership morale su questo tema”. Nell’occhio del ciclone è finito anche il recente evento, che si è tenuto a Edimburgo, organizzato dalla Johnnie Walker in collaborazione con la McLaren dove, l’azienda produttrice di whisky ha promosso esperienze di guida con un pilota di Formula 1.
Secondo la Skar la strada da seguire è una: la Federazione Internazionale dovrebbe utilizzare il suo peso politico per fermare la sponsorizzazione alcolica in Formula 1. Il divieto delle sponsorizzazioni delle industrie di alcolici andrebbe a seguire quanto avvenuto, qualche anno fa, con le fabbriche del tabacco.
Eleonora Ottonello
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