Massa: “Dobbiamo fare di tutto per dare una svolta alla nostra stagione”
Sono tornato a casa dopo la prima gara dell’anno in cui non sono riuscito a raccogliere punti e, considerato il mio bilancio nel Gran Premio di Turchia, questo è stato un risultato molto deludente.
Sono arrivato undicesimo mentre avrei potuto lottare per il quarto posto, principalmente a causa dei problemi avuti ai pit-stop. Guardando al lato positivo del fine settimana, gli aggiornamenti aerodinamici che abbiamo introdotto hanno migliorato il livello della nostra prestazione, come si è visto dal fatto che Fernando ha portato a casa il primo podio dell’anno per la Scuderia.
Ancora una volta la qualifica non è stata facile e poi, come abbiamo visto ad ogni weekend quest’anno, la macchina è stata molto migliore in gara. Ho avuto una domenica pomeriggio piena di problemi ma la prima porzione di gara era andata molto bene: ero riuscito a superare diverse vetture, fino a passare Hamilton proprio nel giro in cui entrambi siamo rientrati ai box. Lì la corsa ha cominciato a complicarsi perché la mia sosta non è stata perfetta e ci siamo ritrovati fianco a fianco lasciando la pit-lane con lui che è riuscito a superarmi alla fine. Dopo, soltanto il mio secondo pit-stop è andato bene e, con Lewis che ha finito la gara al quarto posto, si capisce per che cosa avrei potuto lottare.
Anche se non ho avuto una buona qualifica e non ho nemmeno fatto il secondo tentativo in Q3 per risparmiare gomme, il ritardo è diminuito, sia nelle prove per la griglia sia, soprattutto, in gara, il che è incoraggiante. Perché c’è una differenza così rilevante fra il sabato e la domenica? Difficile dare una spiegazione esatta ma diciamo che questa è una caratteristica tradizionale della nostra macchina, anche nel passato. La qualifica è ancora importante ma molto meno di prima, quando era cruciale avere un buon piazzamento in griglia visto che fare un sorpasso era quasi impossibile. E anche se adesso il risultato del sabato pomeriggio è meno decisivo non credo che ci sia nulla di male: per i tifosi è la gara che conta, è quella la parte più importante del fine settimana. Pertanto, la mia opinione è che la situazione attuale sia migliore per il nostro sport.
Per quanto riguarda i pit-stop, diciamo che ho avuto troppi problemi a Istanbul: senza, sarei stato sicuramente nei primi cinque. E’ stato frustrante, per me e per la squadra. Facciamo tante prove ma domenica le cose non sono andate bene. Dobbiamo studiare il problema e cercare di essere più costanti nel ripetere un buon cambio gomme: in una sosta un piccolo ritardo può costare una posizione, com’è accaduto a me in Turchia. C’è molta pressione sui ragazzi, perché non soltanto devono fare più pit-stop nel corso della stessa corsa ma anche perché, da quando non c’è più il rifornimento, non c’è più quel tempo-cuscinetto che consentiva di fare tutte le operazioni con calma. Tutti dobbiamo migliorare, compresi noi piloti, perché anche il nostro ruolo è importantissimo durante la sosta ai box.
Oggi sono a Roma per una convention del nostro partner tecnico Shell e poi andrò a Maranello per un paio di giorni di lavoro. Avrò degli incontri con gli ingegneri e sarò impegnato anche al simulatore: fa tutto parte dello sforzo che stiamo facendo per migliorare la nostra prestazione. Con due gare consecutive, dobbiamo fare di tutto per dare una svolta alla nostra stagione. A proposito di simulatore, voglio cogliere l’occasione per fare tanti auguri di pronta guarigione a Davide Rigon, un giovane pilota che fa un grande lavoro per noi in questo ambito e che, purtroppo, domenica è si è rotto una gamba in un incidente verificatosi nella gara di GP2 a Istanbul.
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