La Commissione Europea indaga in Formula 1: squadre piccole discriminate
La F1 nell'occhio del ciclone per accuse di discriminazione
In un momento così delicato per tutto l’ambiente della Formula 1, una nuova tegola cade sulla testa di Bernie Ecclestone e questa volta, non solo le televisioni che si lamentano del calo degli spettatori o i team che vorrebbero sempre più soldi. Anneliese Dodds, rappresentante del partito laburista britannico, ha inviato un’interrogazione alla Commissione Europea, attraverso la quale sostiene che le scuderie più piccole che si trovano a prendere parte al Campionato del Mondo di Formula 1 vengano “discriminate“, non riuscendo a prendere parte alle decisioni più importanti.
La questione era già stata sollevata durante i mandati di presidenza Fia di Max Mosley e prima, con Jean-Marie Balestre. L’inglese, nella lettera inviata alla Commissione Europea, fa particolare riferimento allo stretegy group, novello organo decisionale che di fatto taglia fuori le squadre più piccole, essendo composto solo ed esclusivamente dai team più importanti in base ai risultati della stagione passata.
Eleonora Ottonello
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