Jacques Villeneuve: “Troppa poca esperienza tra i giovani in Formula 1”

Formula 1- Villeneuve ha lanciato una critica diretta ai percorsi che portano i giovani piloti in Formula 1. Secondo il campione del mondo 1997, molti esordienti arrivano nella massima categoria senza una preparazione sufficiente, affidandosi a percorsi formativi che, a suo dire, non rappresentano una garanzia di successo: “Non ho idea di cosa aspettarmi da Bortoleto, la Formula 2 non è mai stata un buon indicatore delle capacità dei piloti. È inutile finché non arrivano in F1. Ora ci arrivano con così poca esperienza. È difficile comprendere come si possa raggiungere il massimo livello in uno sport così grande così rapidamente e con così poca preparazione”.

Villeneuve e l’esperienza dei piloti in Formula 1

L’ex Williams e BAR ha poi puntato il dito sull’eccessivo affidamento ai simulatori, che aiutano a migliorare i tempi sul giro ma non preparano i piloti alle situazioni critiche che si presentano in gara. Ha citato come esempio Andrea Kimi Antonelli, sottolineando le difficoltà che il giovane ha incontrato a Monza, un circuito che richiede grande precisione e capacità di gestione.

Un’altra analisi del canadese ha riguardato Franco Colapinto. L’argentino, che ha avuto l’opportunità di sostituire Logan Sargeant alla Williams nel 2024, non sarebbe riuscito a sfruttare al massimo questa occasione: “Se ti viene offerta una chance d’oro, spetta a te sfruttarla al meglio. Non può lamentarsene. Ha avuto qualche gara in F1, e non molti possono dire di aver avuto questa opportunità. È già impressionante che ci sia riuscito. Ma ciò che ha dimostrato è che non ha giudicato bene la situazione”.

Sei rookie in griglia nel 2025

Con l’arrivo di Alex Albon e Carlos Sainz in Williams per il 2025, Colapinto è rimasto senza un sedile, accettando un ruolo da riserva e tester in Alpine, ma con l’opportunità di tornare in griglia se Jack Doohan dovesse fallire la propria chance al fianco di Pierre Gasly. Villeneuve ha infine sottolineato come l’esperienza, insieme alla capacità di prendere decisioni rapide in situazioni di pressione, sia una qualità imprescindibile per eccellere nel motorsport ai massimi livelli.