Incidente Alonso: Briatore vuole spiegazioni

Anche l'ex boss di Renault non è convinto della versione rilasciata da McLaren-Honda

Incidente Alonso: Briatore vuole spiegazioni

Non più tardi di tre settimane fa era concorde con la versione ufficiale fornita da McLaren-Honda e sul fatto che l’incidente occorso a Fernando Alonso non presentasse nulla di anomalo. Ora però, Flavio Briatore ci ripensa – forse anche a seguito di tutti i ruomors che si sono inseguiti nell’ultimo periodo – e definisce l’episodio dei test di Barcellona “molto strano”.

Dal giorno dell’impatto Alonso è stato tenuto a riposo e sopratutto lontano dalla pista, tanto che non prenderà parte al primo appuntamento del Mondiale F1 2015, in programma questo weekend a Melbourne . Solo di recente lo spagnolo ha ripreso un po’ alla volta ad allenarsi e nel frattempo il Circus ha cominciato a chiedersi cosa abbia realmente innescato l’impatto dell’asturiano contro il muro. Non tutti infatti sono concordi con la versione fornita dal McLaren – ovvero che la causa sarebbe stata una forte folata di vento.

“Qualcosa non torna”, è il pensiero condiviso sulle pagine del Guardian dall’ex pilota di F1 David Coulthard .
“Possiamo prendere per buone le informazioni che ci hanno dato ma se queste fossero state diluite? E’ possibile, anche se rappresenta una strategia rischiosa perché alla fine la verità viene a galla”, è il pensiero dello scozzese.

Briatore, che è sempre stato una figura chiave nella gestione della carriera di Alonso, ha riferito ai microfoni di Sky Sport 24 di aver parlato con il 33enne di Oviedo dopo l’incidente, oltre ad aver visto un video dell’impatto.
“Me lo ha mandato Bernie Ecclestone“, ha confessato il manager piemontese “e il colpo non sembra forte, non appare drammatico. L’incidente in sé è stata una cosa assai strana. Non abbiamo avuto alcuna informazione da parte di McLaren, Ron Dennis non ha chiarito i motivi dell’impatto e speriamo lo faccia”, ha dichiarato Briatore, sottolineando inoltre come McLaren non sia stata particolarmente brillante nel gestire la comunicazione sull’accaduto.
L’ex uomo Renault è poi tornato sull’argomento “perdita di memoria” da parte di Alonso, insistendo sul fatto che lo spagnolo avrebbe sofferto di amnesia solo per “due o tre giorni”.

L’ipotesi della scossa elettrica – ultimamente tra le più accreditate – è stata anch’essa scartata da Briatore, che ritiene più plausibile un “problema allo sterzo”, anche se l’imprenditore piemontese ammette che la vera causa dell’incidente sia fondamentalmente ancora sconosciuta.
“Non c’è un’indagine in corso da parte della FIA quindi vedremo cosa accadrà ma se ci fosse stato qualcosa di elettrico allora dobbiamo credere e augurarci che sia qualcosa di conosciuto, in modo che non accada di nuovo”, ha aggiunto.
“Sappiamo che quando il KERS arrivò per la prima volta in F1 un meccanico rimase fulminato. Ma nelle monoposto c’è un interruttore e quello di Fernando era chiuso. Quindi vediamo cosa accadrà”.

Britore ha commentato inoltre la maniera “sensazionalistica” in cui i media hanno trattato l’intera vicenda, nonostante i riscontri medici su Alonso siano stati approfonditi e dettagliati.
“Fernando ha fatto qualsiasi test possibile e tutti sono risultati negativi. I medici volevano controllare se lui stesso avesse dei problemi: al cuore, un piccolo ictus, un coagulo di sangue… perché questo può succedere anche a uno sportivo del suo calibro. Se ci fosse stato qualcosa i dottori lo avrebbero visto dopo giorni di discussioni con i migliori specialisti europei. Logicamente i medici gli hanno consigliato di saltare la prima gara per una questione di precauzione. Fernando al momento si trova a Dubai e sta bene”, ha assicurato Briatore.

Nina Stefenelli

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