Il GP del Canada secondo Pirelli
Ancora in pista le viola ultrasoft
Dopo due settimane dal loro debutto a Monaco le ultrasoft tornano in Canada assieme alle morbide e alle supersoft (che due team però non hanno selezionato)
IL CIRCUITO DAL PUNTO DI VISTA DEGLI PNEUMATICI:
Il Gilles Villeneuve è un tracciato che si caratterizza per lo scarso grip e una notevole evoluzione dell’asfalto durante il weekend. Le monoposto superano i 300 km/h, per cui tendono a girare con assetto da basso carico. La pista è nota anche per i cordoli alti, una sfida importante per le copertura. Un’altra incognita è rappresentata dal meteo e dalle safety car. I punti chiave sono accelerazione e frenata: forze longitudinali più che laterali.
COSI’ UN ANNO FA:
Vincitore: Hamilton (una sosta: partito sulle supersoft, passato alle soft nel giro 32 dei 70).
Miglior piazzamento con strategia alternativa: Raikkonen, quarto su due soste. Ha iniziato e finito la gara con le supersoft, con stint centrale con le soft.
I primi tre avevano scelto tutti una strategia di un pit fermandosi a tre giri uno dall’altro.
PAUL HEMBERY, DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI:
“A Montreal c’è la possibilità di avere condizioni climatiche variabili e questo potrebbe portare a una gara molto complessa, come spesso accaduto in passato. Le mescole che abbiamo nominato aprono alle strategie su un circuito in cui è anche possibile superare”.
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