Il GP d’Austria secondo Pirelli
Le ultrasoft sono state le mescole più gettonate tra i team
Per la visita annuale al Red Bull Ring sono state nominate le tre mescole più morbide nella gamma P Zero: soft, supersoft e ultrasoft.
Il circuito dello Spielberg è probabilmente il luogo in cui la F1 più si avvicina al rally visti i grandi cambi di elevazione e una sequenza di curve veloci e tortuose. Anche il meteo nella zona può essere piuttosto imprevedibile. Sebbene il tracciato sia tornato nel calendario della F1 nel 2014, ha le sue radici nell’Osterreichring del 1969, il che dà alla pista un carattere in stile vecchia scuola.
IL CIRCUITO DAL PUNTO DI VISTA DEGLI PNEUMATICI:
I primi due settori sono veloci, con l’ultimo più lento e più tecnico. Il circuito mette allla prova un ampio spettro di capacità dei pneumatici, in termini di carico laterale e longitudinale.
Consumo, degrado e temperature sono piuttosto bassi, ecco il perché dei compound più morbidi.
Giudicare i punti di frenata è abbastanza impegnativo, dato che diversi sono in salita. La superficie della pista in generale ha un basso grip ed è poco abrasiva, oltre a essere irregolare in alcuni punti.Lo Spielberg ha il tempo sul giro più corto dell’anno, con solo nove curve, quindi la precisione è fondamentale.
LE TRE MESCOLE NOMINATE:
Yellow soft: insolitamente, è la mescola più dura nella gamma, uno dei set obbligatori
Red supersoft: altro set obbligatorio, dovrebbe giocare un ruolo importante in corsa
Purple ultrasoft: la scelta decisamente più popolare, fino a nove treni nominati per macchina
COSI’ UN ANNO FA:
La strategia su una sola sosta si dimostrò cruciale per la vittoria, anche se fu influenzata da una safety car nelle prime fasi. Nico Rosberg partì con le supersoft e passò alle soft nel giro 38 (dei 71).
Miglior piazzamento con strategia alternativa: Pastor Maldonado settimo dopo essere scattato 10° (promosso da penalità sulla griglia), partendo sulle soft e facendo un primo stint lungo.
PAUL HEMBERY, DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI:
“Quello dell’Austria è uno dei circuiti più pittoreschi in campionato. E’ piuttosto esigente in termini di grip meccanico e prestazioni, ecco perché qui sono state ampiamente prescelte le ultramorbide. Di conseguenza, questa volta potremmo avere una gara su due pit stop, contro l’unica sosta dello scorso anno”.
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