Hunt: “Renault rischia nuovo discredito dall’accordo con Lotus”
L’ingresso di Group Lotus in Formula 1 rischia di danneggiare questo storico marchio e di screditare lo sport. Questo è il pensiero di David Hunt, fratello del campione del mondo del 1976 James Hunt, che ha detenuto i diritti per il nome “Team Lotus” nel corso degli anni, sino alla recente cessione all’azienda di Tony Fernandes.
Ma nel momento in cui sono stati annunciati i piani di Fernandes, il costruttore di auto sportive Group Lotus, di proprietà della Proton e capitanato dall’ex uomo marketing di Ferrari e Red Bull Dany Bahar, ha dichiarato la sua intenzione di entrare con una partecipazione in Renault F1 e diventarne title sponsor.
Questo ha portato alla curiosa prospettiva di avere, nel 2011, due team entrambi col nome Lotus, motorizzati Renault, con vetture colorate di nero e oro.
Tramite il Norwich Evening News Hunt si chiede: “Gli sponsor presenti sulla Renault sono stati avvertiti della posizione di rischio in cui si trovano, e del danno che potrebbero avere i loro marchi per essere associati a quella che, a tutti gli effetti, è una dichiarazione di guerra da parte della Proton? E dato che la Renault ha avuto la pena sospesa con la condizionale, per aver danneggiato lo sport (con la faccenda del crashgate) nel 2008, si stanno forse comportando di nuovo in questo modo, deliberatamente e con coscienza, per confondere il pubblico circa il nome Lotus?”.
“Credo sia stupido, da qualunque angolo si guardi la faccenda. Stiamo parlando di confondere gli spettatori”, ha concluso Hunt.
Ma il proprietario del team Renault Gerard Lopez nega che Group Lotus stia creando confusione, rimarcando il fatto che anche Bernie Ecclestone è favorevole alla nuova alleanza.
“Per quello che ci riguarda, Bernie è stato messo a conoscenza della cosa, e la stiamo facendo con la sua approvazione”, ha dichiarato al Telegraph.
Anche il team manager di Renault, Eric Boullier, ha applaudito l’accordo: “Questa è una grande notizia, perchè è difficile trovare uno sponsor principale che firmi un contratto di 7 anni”, ha dichiarato all’agenzia AFP.
“Avere un budget a corto, medio e lungo termine è essenziale per diventare un top team. Se i tuoi dipendenti vedono una scadenza davanti a sè, non avranno mai la giusta motivazione”, ha affermato.
Filippo Ronchetti
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