Horner: “Grosjean non impara dagli errori. È preoccupante”
Il team principal Red Bull commenta l'ennesimo incidente provocato dal pilota Lotus
Dopo l’ennesimo incidente provocato nell’ultimo Gran Premio in scena in Giappone, Romain Grosjean è di nuovo nell’occhio del ciclone. Il team principal Red Bull Christian Horner dichiara che la Lotus dovrebbe tenre il pilota francese “un po ‘più sotto controllo” dopo un altro incidente al primo giro in cui è rimasto coinvolto anche un portacolori del team austriaco, Mark Webber.
Si è trattato dell’ultimo di una serie di errori a inizio gara per Grosjean: secondo Horner la Lotus dovrà lavorare per assicurarsi che Grosjean eviti incidenti in futuro, dopo un “inaccettabile” numero di scontri.
“Speriamo che si guardi allo specchio dopo l’incidente e che la sua squadra lo tenga un po’ più sotto controllo – ha dichiarato Horner -. Lui è ovviamente un pilota veloce, ma così tanti incidenti sono inaccettabili a questo livello”.
“Credo che sia il settimo incidente settimo quest’anno e penso che debba farsi un esame di coscienza e che che il team parli con lui, perché non solo è pericoloso per gli altri, ma anche per se stesso – ha proseguito -. Inoltre questi incidenti gli sono costati molti punti senza pensare a chi è rimasto involontariamente coinvolto in questi incidenti. A questo livello credo che sia del tutto inaccettabile una situazione come quella provocata da Romain”.
Webber ha definito quello di Grosjean un “primo giro pazzo”. Dichiarazioni che fanno pensare che il driver francese non abbia imparato la lezione dopo aver saltato una gara in seguito a una penalizzazione.
“Credo che Marco abbia tutto il diritto di esprimere il suo pensiero e penso che sia stato solo un errore di valutazione. Quello che conta quando si commette un errore è imparare da quello e credo che ciò che più delude è che nuovamente abbia ripetuto lo stesso errore commesso in altre gare durate l’anno. Quindi, ritengo che la cosa più preoccupante sia che non sembra di imparare dai suoi errori”, ha concluso, Horner.
Lorenza Teti
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