Honda, Arai contro la McLaren: “La monoposto è poco efficiente”
Il responsabile della Honda attribuisce alla McLaren una buona parte di colpa per la situazione attuale
La stagione della McLaren è sempre più simile al teatro dell’assurdo, con telaista e motorista integrati soltanto per quanto riguarda proclami e pubblicità, ma poco – anzi per nulla – efficaci in pista. Un disastro totale, con la McLaren che si aspettava molto di più dalla Power unit Honda.
Uno degli uomini più chiacchierati in seno alla squadra è Yasuhisa Arai, responsabile del programma Honda, pronto appena può a negare l’evidenza, parlando di verità che raramente corrispondono ai fatti. Sempre molto ottimista, il manager nipponico pare proprio non voler riuscire ad accettare lo stato delle cose.
Le ultime dichiarazioni – come d’altronde le precedenti – faranno discutere non poco, visto che Arai ha avuto l’ardire di incolpare addirittura la McLaren per la figuraccia rimediata a Spa, dove le monoposto di Woking sono state lentissime.
Arai, conscio dei problemi dell’ibrido, sostiene “che il motore termico (ICE) Honda è di poco dietro a quello della Ferrari, ma è molto meglio di quello Renault. Mercedes è ancora molto avanti. Siamo cinquanta cavalli dietro la Mercedes, una trentina dietro la Ferrari, ma abbiamo già venti cavalli in più di quello Renault”.
Insomma il V6 termico della Honda sarebbe quasi all’altezza di quello del Cavallino. E le colpe della poca competitività del pacchetto MP4-30, stando al manager giapponese, sarebbero da dividere al 50% tra McLaren ed Honda, perché secondo Arai la monoposto non è efficiente. L’efficienza, detto in modo semplice, è il rapporto tra la deportanza della monoposto e la resistenza generata. Una vettura viene considerata poco efficiente se perde troppa velocità a causa del carico.
“La monoposto genera una resistenza (drag) troppo grande – ha attaccato Arai – Noi abbiamo migliorato la potenza del motore, ma non è servito a niente a causa della resistenza della monoposto. Per quanto riguarda il motore possiamo esprimere il deficit verso i rivali in numeri, mentre per le carenze del telaio non è così semplice”
Addirittura Arai spiega che la PU Honda dovrebbe disturbare anche poco: “Noi non ci occupiamo del telaio, ma credo che per quanto riguardi i discorsi di aerodinamica il nostro motore sia il migliore della F1. E’ molto piccolo, di più non potevamo fare, abbiamo fatto il massimo”.
Chissà Ron Dennis come prenderà queste parole, che non sono certo tenere. La Honda sembra non voler fare da capro espiatorio, anche per motivi di immagine ed inizia a scaricare un po’ di colpe sulla McLaren.
Antonino Rendina
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