F1 | Hamilton e Ferrari, futuro incerto? Herbert vede Sainz come possibile sostituto

Le dichiarazioni rilasciate da Lewis Hamilton durante il weekend in Ungheria hanno alimentato nuove ipotesi sul suo futuro in Rosso. Il sette volte campione del mondo ha parlato di situazioni che accadono “dietro le quinte” a Maranello, oltre all’ormai famoso “Il problema sono io, la Ferrari dovrebbe cambiare pilota”. Commenti che hanno spinto l’ex pilota Johnny Herbert a ipotizzare scenari di cambiamento.

Hamilton, approdato quest’anno alla Scuderia di Maranello, sta vivendo quello che sembra essere a tutti gli effetti l’inizio di campionato più difficile della sua carriera. La gestione complicata della SF-25, in particolare l’instabilità del posteriore, lo ha messo in difficoltà al punto da definirsi “inutile” dopo l’eliminazione in Q2 a Budapest. Dichiarazioni che hanno lasciato intendere un malessere crescente (e piuttosto evidente, ndr) e che hanno fatto discutere il paddock.

Secondo Herbert, quelle parole potrebbero essere un segnale di un qualcosa già avviato: “Quando Hamilton ha detto che ci sono cose che accadono dietro le quinte, non sono sicuro a cosa si riferisse. Ma potrebbe voler dire che si è parlato di un possibile cambio pilota, magari preparando il terreno per avere un sostituto pronto per il prossimo anno”.

Sainz non esclude un ritorno a Maranello

Herbert ha escluso l’ipotesi Verstappen, confermato dalla Red Bull anche per la prossima stagione, e ha invece indicato in Sainz il nome più realistico per un eventuale ritorno in Ferrari: “Non credo che sarebbe Max a prendere quel posto. Ma ho visto un’intervista a Carlos: quando gli hanno chiesto se tornerebbe in Ferrari, ha risposto ‘sì, forse’. In passato ha lavorato molto bene, riuscendo a tenere testa a Leclerc. È ancora giovane, continua a fare buone cose, anche se oggi fatica con la Williams”.

Con un contratto che lega Hamilton a Maranello almeno fino al 2026, resta da capire se la Ferrari vorrà insistere sul progetto o valutare alternative, considerando anche l’immediato cambio regolamentare e il tanto lavoro che il sette volte campione del mondo sta portando alla Scuderia italiana per farsi trovare pronta ai nastri di partenza della prossima stagione.