Gran Premio di Singapore 2013, Marina Bay: anteprima e orari del weekend
Tredicesimo appuntamento del mondiale
E così la Formula 1 ha lasciato l’Europa anche per la stagione 2013. Tutte le restanti sette gare del campionato si svolgeranno in Asia e le ultime due in America. Dopo il Gp di Monza il mercato piloti si è infiammato, regalandoci tra martedì e mercoledì una grossa novità, anzi La novità: dall’anno prossimo Kimi Raikkonen affiancherà Fernando Alonso in Ferrari, per formare un Dream Team il cui unico obiettivo è l’attacco a Vettel e alla Redbull.
Parlando di Vettel e Redbull, bisogna ricordare il monologo andato in scena a Monza domenica scorsa. Una gara dominata dall’inizio alla fine nonostante dei piccoli problemi al cambio avuti nel finale. Vettel ha allungato di altri 8 punti sul Fernando Alonso in campionato, portandosi a 54 lunghezze: praticamente ha ormai il mondiale in tasca. Lo spagnolo della Ferrari ha dato il massimo come sempre nella gara di casa, ma ripetiamo, solo di domenica, recuperando dal quinto al secondo posto, ma rimanendo comunque dietro al diretto rivale in campionato. Il discorso del “veramente siete degli scemi” è semplice: non si è mai sentito un pilota offendere in quel modo il suo team, tantomeno la Ferrari. Una caduta di stile inaspettata. Webber, giunto terzo dopo essersi qualificato secondo, ha finalmente trovato il risultato che a Monza mancava da sempre: il podio. È arrivato proprio all’ultimo Gp che correrà su questo tracciato: una grande soddisfazione per l’australiano. Nico Hulkenberg è stato autore di un’altra splendida prova , partendo terzo e giungendo al traguardo quinto con la sua modesta Sauber. Tanti lo vedevano già al fianco di Alonso per il prossimo anno, ma poi è arrivata la smentita, pare sia stato scaricato con il contratto Ferrari già in mano, da un sms firmato Stefano Domenicali, martedì sera. Il neopromosso Daniel Ricciardo ha anch’esso chiuso in ottima posizione la gara di Monza. Esattamente è arrivato settimo dopo una qualifica terminata nella top ten.
Le due delusioni del weekend brianzolo sono state le Mercedes: Rosberg praticamente assente si è qualificato sesto per poi chiudere la gara nella medesima posizione; Hamilton, disturbato da Sutil in qualifica non ha superato la Q2 ed ha chiuso in nona posizione in gara. Sempre meglio delle due McLaren, che promettevano bene al sabato avendo conquistato finalmente entrambe la top ten, per poi perdersi la domenica e chiudere decimo e dodicesimo. Troviamo poi in undicesima posizione uno sfortunato Raikkonen, costretto a cambiare l’ala danneggiata subito al primo giro, così azzoppato dall’inizio ha concluso la sua rimonta appena fuori dalla zona punti.
Il circuito di Marina Bay a Singapore è uno dei più suggestivi dell’intera stagione. Nel 2008 infatti su questo tracciato si disputò la prima gara di Formula 1 in notturna di sempre. Per rendere possibile tutto ciò, l’intero complesso del tracciato, compresi i box e la pit lane vengono ogni anno illuminati a giorno tramite un sistema di oltre 1.700 fari, 214 kilometri di cavi elettrici e 57 kilometri di fibre ottiche, allestito da una ditta italiana: alcuni dati provano che consumi 3 volte meno dell’impianto di illuminazione di Abu Dhabi e che però sia più efficiente del 38% . Il tracciato, ultimo dei circuiti cittadini in calendario, presenta ben 23 curve e addirittura un sottopassaggio proprio al di sotto di una tribuna. L’asfalto è solitamente molto sconnesso e ciò provoca molte scintille che escono dal fondo della vettura. Un altro grosso problema sono i cordoli molto alti che vengono impiantati in corrispondenza delle curve del circuito, in particolare di quelli molto alti della Singapore Sling, la micidiale doppia chicane che ogni anno miete almeno una vittima: quest’anno si è deciso di eliminarla, rendendo la curva dieci più fluida, e il tempo sul giro più veloce di circa un secondo. Il gran premio di Singapore è sempre uno dei più lunghi in campionato, sebbene la distanza complessiva sia sempre quella appena superiore ai 306 kilometri. La conformazione del tracciato infatti fa si che le vetture girino in circa un minuto e cinquanta secondi e molte volte, nelle edizioni precedenti, si è sfiorato il limite massimo di due ore in gara, anche a causa delle numerose Safety Car che di solito entrano in pista durante la corsa. Quest’anno le zone dove si potrà attivare il dispositivo di alettone mobile saranno due: una sul rettilineo davanti ai box, mentre l’altra sul dritto dopo la curva 5. La Pirelli ha deciso di cambiare tendenza quest’anno e porterà le sue mescole Red Supersoft e White Medium, al posto delle Yellow Soft: Singapore è un circuito cittadino e non sottopone gli pneumatici ad uno stress molto elevato, quindi la Supersoft è l’ideale per fornire stabilità e grip, mentre la mescola media fornirà una durata maggiore per avere un accurato e studiato gioco di strategie. Anche Singapore come Monza sarà trasmessa in diretta dalla Rai, per la gioia degli appassionati.
Edizioni precedenti
Edizione 2008: la prima ufficiale della Formula Uno sul “Singapore Street Circuit”, nonché 800° gara del mondiale. Nelle qualifiche del sabato vengono eliminate in Q1 e subito dopo in Q2 le due Renault di Fernando Alonso e Nelson Piquet Jr., mentre a dominare sono le due Ferrari con Massa che conquista la pole e Räikkönen terzo, superato all’ultimo da Lewis Hamilton (Mclaren – Mercedes). La domenica gara alquanto movimentata per un circuito stretto e tortuoso: i primi due vanno via quasi subito, Kimi è costretto al recupero. Ma il fatto accade al quindicesimo giro, quando la Renault di Piquet Jr. va inspiegabilmente a sbattere in uscita di curva contro il muretto disintegrandosi: Safety Car in pista e giro di rifornimenti per tutti i piloti. Succede che il bocchettone della benzina rimane attaccato alla monoposto di Massa dopo la ripartenza, spargendo il carburante ovunque e costringendo il brasiliano a ripartire ultimo dopo una lunga sosta. A guastare il weekend Ferrari ci si aggiunge il ritiro di Kimi che va a sbattere in uscita dalla stretta curva 10. A vincere sorprendentemente è Alonso che sfrutta i disagi altrui e la propria esperienza, secondo Nico Rosberg (Williams – Toyota) e terzo Lewis Hamilton. In seguito verrò aperta un’inchiesta su quanto successo a Piquet Jr.: secondo alcune fonti il suo incidente non sarebbe avvenuto casualmente ma in seguito ad un ordine di scuderia. Inizialmente accusati e poi radiati dalla FIA Flavio Briatore e Pat Symonds, tali accuse verranno poi ritirate su ricorso.
Edizione 2009: vengono modificate diverse parti del tracciato per favorire i sorpassi tra vetture, mentre per sponsorizzare l’evento vengono organizzati diversi concerti con famosi cantanti internazionali. Nelle qualifiche del sabato il migliore è Lewis Hamilton con la McLaren – Mercedes, dopo essere stato il più veloce anche nelle prove libere della mattinata; a tre decimi da lui Sebastian Vettel (RBR – Renault). In gara parte bene Hamilton mentre Vettel è sopravanzato da Rosberg (Williams – Toyota), mentre nelle retrovie c’è un duello Alonso-Webber-Glock. Successivamente entra in pista la Safety Car dopo un contatto tra Sutil ed Heidfeld, entrambi costretti al ritiro, ma ciò non porta a variazioni nelle prime posizioni. Dopo 61 giri e quasi due ore di gara vince un irraggiungibile Hamilton, seguito ad oltre nove secondi da un ottimo Timo Glock (Toyota) e da un sostanziale Fernando Alonso (Renault), che va a conquistare il suo primo podio stagionale. Nessun cambiamento in ottica mondiale, dove a comandare sono le due Brawn GP con Jenson Button in vantaggio su Rubens Barrichello di oltre dieci punti.
Edizione 2010: viene modificato il disegno della chicane Sling con l’intento di spostare maggiormente l’uscita per una miglior percorrenza. Modificate anche le curve 5 e 7. Viene riassaltati i tratti rettilinei tra le curve minori. Viene abbassato il livello del paddock per consentire un rientro in pista alle monoposto senza sobbalzi e vengono rimodellati i cordoli alla curva 10. Sin dal venerdì si capisce che sarà un Gran Premio monopolizzato dalla Red Bull con Vettel e Webber che si contendono la prima posizione. Il sabato in Q1 eliminazione a sorpresa di Massa, fermo a causa di un problema all’elettronica. Dopo una Q2 in cui a dominare è Vettel, nell’ultima fase la pole va a Fernando Alonso che batte di poco meno di un decimo il tedesco. In gara il passo lo fa il poleman che parte e si mantiene in testa per quasi tutta la gara, seguito soltanto da Vettel, cui contende il giro veloce. Nonostante l’entrata in pista della SC per due volte in seguito agli incidenti di Kobayashi prima e Bruno Senna poi, un duello tra Schumacher e Heidfeld in cui quest’ultimo ha la peggio e deve ritirarsi, la situazione la davanti rimane invariata: Vince Fernando Alonso (Ferrari) Su Sebastian Vettel e Mark Webber, piloti RBR-Renault.
Edizione 2011: Vettel può vincere il mondiale se, nella peggiore delle ipotesi, arrivasse terzo con Alonso in nona o decima posizione, Button e Webber tra la settima e la decima posizione e Hamilton non vincente né secondo al traguardo. Dopo un venerdì in cui si alternano i due piloti Red Bull ed Hamilton in prima posizione, il giorno seguente è Vettel a far registrare la pole position, fiancheggiato dal compagno di squadra ma subito tallonato dalle due McLaren-Mercedes , poi le due Ferrari, le Mercedes GP e le Force India: una qualifica curiosa in cui ogni pilota ha accanto a sé il proprio compagno in partenza. La domenica la tensione si fa sentire per Hamilton che erra la partenza cadendo 7°, mentre Vettel cerca di allungare subito, inseguito da Button ed Alonso, che hanno scavalcato Webber. A scombinare i piani del giovane campione del mondo è il connazionale Schumacher, il quale va ad urtare la vettura di Pérez costringendo la Safety Car all’entrata, tutto ciò a favore di Jenson Button ma anche di Hamilton, che risale fino al quinto posto. Infuria anche la lotta per la terza posizione tra Webber ed Alonso, con lo spagnolo che sembra avere la meglio dopo che l’australiano è rientrato ai box. Alla fine nulla da fare per la prima posizione: lo strapotere Red Bull – Vettel non lascia scampo a Button che giunge vicino al tedesco senza mai impensierirlo seriamente, terzo posto invece per Webber, che grazie all’”aiuto” di alcuni doppiati riesce a risorpassare Alonso, uscente dalla corsia box. In tal modo a Vettel manca un solo punto per vincere il mondiale, cosa assai semplice.
Edizione 2012: se l’anno precedente Sebastian Vettel aveva vinto con facilità, in questa non è certo da meno. Il venerdì, durante le tre sessioni di libere, domina incontrastato, mentre il sabato deve “accontentarsi” della terza casella, superato dalla McLaren-Mercedes di Hamilton, che conquista la seconda pole consecutiva, e da un sorprendente Pastor Maldonado su Williams-Renault. In gara scattano bene tutte le vetture eccetto Felipe Massa, che è costretto a rientrare ai box per una foratura. Dall’ottavo giro comincia la prima fase di cambi gomme, ma la situazione rimane pressoché invariata. Purtroppo dopo 22 giri Hamilton è costretto al ritiro per un problema al cambio, lasciando campo aperto a Vettel dopo che anche Maldonado è richiamato ai box per un problema idraulico sulla sua monoposto. Nelle retrovie si evidenzia un ottimo recupero di Massa, che conquista la nona posizione ai danni di Bruno Senna, suo connazionale. La gara però supera il limite delle due ore in quanto la SC è dovuta entrare in pista due volte, a seguito dello schianto di Karthikeyan prima, di Michael Schumacher e Vergne poi; a vincere è quindi Sebastian Vettel (RBR-Renault), seguito da Jenson Button (McLaren-Mercedes) e da Fernando Alonso su Ferrari.
Venerdì
Libere 1: 12:00-13:30 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 1)
Libere 2: 15:30-17:00 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 1)
Sabato
Libere 3: 12:00-13:00 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 1)
Qualifiche: 15:00-16:00 (Sky Sport F1 HD – Rai 2)
Domenica
Gara: 14:00 ̶ 61 giri ̶ 309,316 km (Sky Sport F1 HD – Rai 1)
* tutti gli orari indicati si riferiscono all’Italia: tra Italia e Singapore ci sono 6 ore di differenza.
Distanza a giro: 5,073 km
Numero di curve: 23
Senso di marcia: antiorario
RECORD
Giro prova: 1:44.381 – S Vettel – Red Bull Renault – 2011
Giro gara: 1:45.599 – K Raikkonen – Ferrari – 2008
Distanza: 1h56:06.337 – L Hamilton – McLaren Mercedes – 2009
Vittorie pilota: 2 – F Alonso, S Vettel
Vittorie team: 2 – Red Bull
Pole pilota: 2 – Hamilton
Pole team: 2 – Ferrari
Migliori giri pilota: 2 – F Alonso
Migliori giri team: 2 – Ferrari
Podi pilota: 4 – F Alonso
Podi team: 5 – Red Bull
Albo d’oro
- 2008 F Alonso – Renault
- 2009 L Hamilton – McLaren Mercedes
- 2010 F Alonso – Ferrari
- 2011 S Vettel – Red Bull Renault
- 2012 S Vettel – Red Bull Renault
Andrea Villa, Matteo Bramati
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