Gene Haas: “Comprare un team già esistente sarebbe stata un’idea migliore”

La scuderia americana Haas ha fatto il suo debutto in Formula 1 all’inizio di questa stagione, tra curiosità ed interesse. Era da molto tempo che un team di stampo americano non si presentava nel Circus, uno sport che in realtà non è mai stato tra i preferiti degli statunitensi.

Le aspettative in realtà non erano particolarmente alte, soprattutto per un team al debutto che, però, a differenza di tutte le altre piccole scuderie che avevano fatto il proprio ingresso in Formula 1 negli anni precedenti, poteva contare su un budget sicuro e anche di una certa importanza. Altra differenza importante è che la Haas non si pone l’obiettivo di essere un costruttore, sfruttando importanti collaborazioni con Ferrari e Dallara: la prima fornisce Power Unit e trasmissione, mentre la seconda costruisce il telaio, per una vettura essenzialmente made in Italy.

Per avere una base operativa anche in Europa, la Haas ha acquistato l’ex fabbrica della Marussia a Banbury, facendola diventare il punto di collegamento tra l’Inghilterra e gli Stati Uniti.

Gene Haas, però, ha rilevato che Bernie Ecclestone gli consigliò più volte di acquistare un team già in griglia piuttosto che partire dalle basi e costruirsi una scuderia pezzo per pezzo: “Bernie Ecclestone mi ha sempre detto ‘perché non acquisti un team già esistente?’, che in realtà era un’idea migliore perché c’erano solamente dieci team ed economicamente avrebbe portato maggior benefici economici” ha detto Gene Haas.

Ricordiamo che la Haas quest’anno non riceverà nessun tipo di beneficio economico da parte di Ecclestone, essendo al suo primo anno in Formula 1, un “accordo” che era già stato pattuito tra il grande boss della Formula 1 e i proprietari del team americano che continuerebbe a sussistere anche nel caso dovessero arrivare tra i primi dieci della classifica costruttori.

“Bernie Ecclestone probabilmente aveva ragione, perché ci sono molti vantaggi quando sei un team da top ten” ha poi concluso Gene Haas.

Gianluca D’Alessandro