Formula 1 | Wachè e i dubbi sulla strada da seguire nel 2025: “Ci attendono decisioni complicate”
Pierre Wachè avverte sulle scelte che le squadre dovranno fare per la stagione 2026 di Formula 1
Formula 1 Red Bull Wachè – L’avvicinarsi della stagione 2025 pone le squadre di Formula 1 di fronte a un interrogativo cruciale: come distribuire al meglio le risorse tra il campionato imminente e il nuovo regolamento tecnico del 2026. La storia della categoria ha dimostrato come tale scelta possa rivelarsi determinante per il futuro, favorendo un ciclo vincente o compromettendo le ambizioni a lungo termine. La supremazia della Mercedes con l’introduzione delle power unit ibride nel 2014 e il calo di Ferrari e McLaren nel 2009, focalizzate principalmente sul sistema KERS piuttosto che sulla nuova aerodinamica, sono gli esempi più chiari di quanto le scelte prese in queste stagioni di transizioni possano incidere profondamente sulle prestazioni.
Wachè e il tema sui regolamenti
E proprio in tal senso Pierre Waché, direttore tecnico della compagine anglo-austriaca, ha recentemente illustrato il possibile approccio del team di Milton Keynes alla stagione che partirà il prossimo marzo in Australia: “Il bilanciamento nella ripartizione delle risorse dipenderà in larga misura anche da ciò che si troverà. Se si scoprono soluzioni promettenti per il 2026, allora sarà forte la tentazione di concentrarsi su quella direzione. Ma se, come penso, avremo la possibilità di lottare per il campionato nel 2025, allora non sprecheremo l’opportunità. Sarà una decisione complessa. Partiremo con una strategia all’inizio dell’anno, ma è probabile che venga modificata in base agli sviluppi”.
Un ulteriore fattore che potrebbe incidere sulla competitività riguarda la gestione delle ore a disposizione per il lavoro in galleria del vento. La Red Bull, avendo concluso la scorsa stagione al terzo posto tra i costruttori, potrà usufruire di un margine più ampio rispetto a Ferrari e McLaren in termini di test aerodinamici. Tuttavia, il tecnico francese ha sottolineato come questo elemento non rappresenti automaticamente un vantaggio: “È potenzialmente un grande aiuto per il 2026 e spero che riusciremo a sfruttarlo al meglio, ma avere più risorse o più tempo in galleria del vento non garantisce necessariamente prestazioni migliori. Altrimenti, i team che chiudono in fondo alla classifica sarebbero sempre i primi l’anno dopo. Non è così che funziona in Formula 1, anche se potrebbe rivelarsi un elemento utile se impiegato nel modo giusto”.
Red Bull chiamata ad una gestione attenta
La Red Bull dovrà quindi gestire con attenzione il percorso di sviluppo, bilanciando il lavoro tra il presente e il futuro per massimizzare le proprie possibilità in entrambe le stagioni. Con un contesto tecnico in evoluzione e avversari determinati a colmare il divario, la scelta della giusta strategia sarà decisiva per le ambizioni della squadra nei prossimi anni.
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