Formula 1 | Pirelli, gli appunti di strategia sul GP di Spagna
Isola: "E' stato un week-end molto intenso"
Formula 1 GP Spagna Pirelli – Max Verstappen continua la sua serie di successi e vince il Gran Premio di Spagna. È la quinta vittoria stagionale per l’olandese su sette gare finora disputate, la quarantesima della sua carriera. Il dominio assoluto del campione del mondo in carica è simboleggiato dalla conquista del terzo Grande Slam (vittoria, partenza dalla poIe position, giro più veloce in gara e tutti i giri percorsi in prima posizione) della sua carriera dopo quelli ottenuti a Spielberg nel 2021 e a Imola lo scorso anno. Il podio di questo Gran Premio è completato dai piloti Mercedes.
Lewis Hamilton, uno dei più vincenti sul circuito di Barcelona-Catalunya insieme a Michael Schumacher (sei i successi per entrambi), è arrivato secondo, seguito da George Russell. Di tutte le vetture partite dalla griglia di partenza, solo un team ha deciso di montare pneumatici diversi dalle Soft. La Red Bull ha infatti montato le P Zero Yellow medium sulle vetture di Verstappen e Perez. Logan Sargeant (Williams) e Charles Leclerc (Ferrari), partiti invece dalla pit-lane, hanno iniziato la gara rispettivamente su Medium e P Zero White hard.
Strategie imprevedibili nel Gran Premio di Spagna, condizionate anche dal basso degrado delle mescole e dalla possibilità di pioggia nel corso della gara, peraltro svanita dopo pochi giri. I primi quattro della classifica sono arrivati alla bandiera a scacchi su Soft. I due piloti Red Bull hanno sostituito le Medium iniziali con le Hard (Verstappen le ha tenute per 26 giri e Perez per 23) mentre Mercedes ha preferito utilizzare le Medium a metà gara.
Aston Martin ha optato per i primi due stint su Soft e l’ultimo sulla mescola più dura. Oltre a loro, hanno concluso sulle Hard i due ferraristi, i piloti Alpine, Alfa Romeo e Logan Sargeant (Williams). Solo i piloti Haas sono rientrati tre volte ai box. Partiti su Soft, hanno utilizzato le Medium per il secondo stint, le Hard per il terzo e infine nuovamente le Medium per il finale di gara. Anche Lando Norris ha fatto più di due pit-stop ma in maniera forzata visto che è stato costretto a rientrare subito ai box al primo giro per sostituire l’ala anteriore.
Il pilota più veloce sulle Hard è stato Alonso. Lo spagnolo della Aston Martin ha concluso il suo 49° giro in 1m18.083s. Kevin Magnussen ha firmato il giro più veloce sulle Medium con un tempo di 1m18.069s mentre Max Verstappen con 1m16.330s è stato il pilota ad aver ottenuto il tempo migliore sulle Soft, nonché giro più veloce della corsa.
Valtteri Bottas (Alfa Romeo) ha percorso più giri (34) di tutti sulle mescole più dure, usate nel suo secondo stint. Yuki Tsunoda (AlphaTauri) ha percorso invece 32 giri sulle Medium nel suo ultimo stint.
Le Soft hanno accompagnato le vetture di Leclerc, Alonso e Russell per 25 giri prima di essere sostituite dai piloti. La temperatura dell’asfalto è calata nel corso della gara. Allo spegnimento del semaforo, i sensori sull’asfalto hanno misurato 30,9°C mentre alla fine del Gran Premio la temperatura rilevata è stata di 26,7°C (la massima in griglia è stata di 31,3°C). La temperatura ambientale si è mantenuta stabile tra i 22 e i 23°C.
Mario Isola, Direttore Motorsport di Pirelli
Su una pista particolarmente probante per le gomme, abbiamo assistito ad una gara caratterizzata da un uso estensivo di tutte e tre le mescole da asciutto a disposizione delle squadre: la C1 è stata impiegata per il 41,6% dei giri percorsi, seguita dalla C2 (30,5%) e dalla C3 (27,9%).
La scelta di aver introdotto una nuova mescola, la C1 specifica 2023, ha consentito di poter puntare su una strategia a due soste, adottata dalla maggioranza delle squadre. Rispetto alle previsioni della vigilia, abbiamo visto come la Medium sia stata più competitiva, anche grazie a temperature dell’asfalto sensibilmente inferiori alla gara dello scorso anno. Da una prima analisi, anche il degrado delle varie mescole è stato inferiore, pure sulla mescola più morbida, la C3: notevoli, ad esempio, gli stint iniziali dei due piloti Mercedes (24 giri Hamilton, uno in più Russell) o lo stint mediano di Alonso (25 giri), effettuati con tanta benzina a bordo e a un ritmo piuttosto competitivo.
Per Pirelli si conclude un weekend molto intenso che ci ha visti impegnati contemporaneamente in tutte e tre le serie automobilistiche in cui siamo fornitori unici di pneumatici – oltre la F1 qui a Barcellona eravamo in Sardegna con il WRC e in Francia al Paul Ricard con il GT World Challenge Europe – e anche con le due ruote, visto che a Misano (Italia) abbiamo festeggiato il ventesimo anniversario come Pirelli fornitore unico del Campionato SBK.
Il lavoro di Pirelli qui a Barcellona proseguirà anche nei prossimi giorni, con due giorni di test molto importanti in funzione della prossima stagione. Il programma è incentrato sullo sviluppo delle mescole da utilizzare senza il tradizionale preriscaldamento”.
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