Formula 1 | Madrid in calendario mette a serio rischio i GP di Messico e Imola nel 2026
Dubbi anche su quello di Las Vegas, anche se i riscontri negli ultimi due anni sono stati positivi
Formula 1 – L’ingresso del Gran Premio di Madrid nel 2026 costringerà la Formula 1 a rimuovere una gara per rispettare il limite di 24 appuntamenti stagionali imposto dall’ultimo Patto della Concordia. Tra i circuiti in bilico, proprio in tal senso, figurano Città del Messico, Imola e, con minori probabilità, Las Vegas.
La tappa americana, lanciata nel 2023, ha riscosso enorme successo sia sul piano organizzativo che commerciale. La gestione diretta da parte della Formula One Management e l’entusiasmo generato dall’evento la rendono una presenza quasi intoccabile nel calendario.In Messico, invece, la situazione appare più delicata. Il ritiro di Sergio Perez, previsto al termine del 2025, potrebbe ridimensionare l’interesse del pubblico locale, storicamente legato alle gesta del pilota di casa, portando la minore attenzione ad una totale ritirata da parte degli investitori privati che supportano l’evento in programma all’Autodromo Hermanos Rodriguez.
Imola, infine, nonostante il suo valore storico, affronta difficoltà legate agli impianti non aggiornati e alle risorse economiche limitate. La sua permanenza nel Mondiale potrebbe dipendere dall’adozione di un sistema di rotazione con il Gran Premio del Belgio, che vedrebbe la gara italiana disputarsi solo negli anni pari. Se il limite di 24 gare sarà confermato, la scelta potrebbe ridursi a una sospensione temporanea o a un’esclusione definitiva del Gran Premio del Messico o di quello emiliano.
Entrambi rappresentano tappe importanti per la storia del motorsport, ma la crescita di mercati emergenti e la spinta verso nuove piazze rischiano di ridisegnare la geografia del campionato. L’annuncio ufficiale è atteso nei prossimi mesi e potrebbe segnare un cambiamento significativo nel panorama della Formula 1, che mira a mantenere un equilibrio tra innovazione e tradizione senza trascurare la sostenibilità del calendario.
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui