Formula 1 | Kyalami ottiene il Grado 1 dalla FIA e sogna l’ingresso in calendario dal 2027

F1 GP Sudafrica Kyalami – Il circuito sudafricano di Kyalami ha recentemente ottenuto la certificazione FIA di grado 1, un traguardo che lo rende idoneo a ospitare un Gran Premio di Formula 1. Questo risultato è stato raggiunto grazie a un importante progetto di ristrutturazione condotto da Apex Circuit Design, società di consulenza specializzata nel motorsport, che ha adeguato le infrastrutture del tracciato agli elevati standard di sicurezza richiesti per le gare di F1.

Sudafrica e Kyalami al lavoro per il ritorno

L’obiettivo del Sudafrica è chiaro: riportare la massima competizione automobilistica sul continente africano, da cui è assente dal 1993. Con l’ottenimento della certificazione, Kyalami ha superato il primo passo formale verso l’inclusione nel calendario ufficiale. Le discussioni tra gli organizzatori e Liberty Media, società promotrice della Formula 1, sono già in corso, e l’auspicio è di garantire al circuito sudafricano un posto fisso per il 2027.

A sostenere il ritorno della Formula 1 in Sudafrica ci sono personalità di rilievo, tra cui il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton. Da tempo, il sette volte iridato ha espresso il desiderio di vedere il ritorno di una tappa africana nel campionato mondiale, considerando questa scelta un’opportunità per avvicinare il pubblico locale e dare maggiore visibilità al continente.

Hamilton spinge per una gara in Africa

I lavori di aggiornamento, realizzati sotto la guida di Apex Circuit Design, hanno trasformato Kyalami in un circuito moderno e all’avanguardia, adeguato per ospitare competizioni di livello internazionale. La certificazione FIA Grade 1 rappresenta dunque non solo un successo per il circuito, ma anche una tappa fondamentale per il motorsport in Africa, che punta a rientrare nel giro del campionato mondiale dopo quasi tre decenni di assenza. Il ritorno della Formula 1 a Kyalami non sarebbe solo un evento sportivo, ma anche un’occasione per incentivare investimenti locali e promuovere il turismo sportivo, offrendo ai fan africani l’opportunità di assistere alle corse di alto livello senza uscire dal continente.