Formula 1 | Il Promoter di Spa annuncia: “Liberty Media vuole in Europa solo otto GP”
Sempre più conferme sulle rotazioni previste in Europa a partire dalla stagione 2026
Formula 1 Spa Liberty Media – Il Gran Premio del Belgio continuerà a essere parte del mondiale di Formula 1 fino al 2031, anche se con alcune assenze già stabilite. A partire dal 2026, la gara non si terrà nel 2028 e nel 2030, seguendo la strategia di Liberty Media volta a introdurre un sistema di rotazione per gli appuntamenti europei. Questa scelta mira a ridurre il numero delle tappe nel continente in favore dell’espansione verso nuovi mercati.
Liberty Media e il piano per l’Europa
Melchior Wathelet, presidente dell’organizzazione dell’evento, ha espresso soddisfazione per l’esito delle trattative, pur riconoscendo le difficoltà incontrate: “Siamo molto soddisfatti, queste trattative sono state complicate.
La Formula 1 vuole solo otto gare in Europa ed è stato difficile ottenere un accordo a lungo termine”. Un altro aspetto rilevante riguarda l’incremento dei costi per garantire la permanenza del GP. Lo stesso Wathelet ha spiegato che l’aumento previsto a partire dal 2026 sarà contenuto: “L’importo è più alto, è cresciuto del 3-4%. Riteniamo che sia un aumento ragionevole, un’inflazione comprensibile che pensiamo di poter pareggiare”.
Le opzioni per il 2026
La programmazione futura prevede dunque una presenza europea ridotta a soli otto appuntamenti per stagione. Tra quelli già confermati con contratti a lungo termine figurano Monza, Silverstone, Red Bull Ring e Hungaroring. A questi si aggiungono due tracciati cittadini, Monaco e Madrid. Nel 2027 la gara belga sarà regolarmente disputata, ma rimane da assegnare l’ultimo slot disponibile.
Tra le opzioni ancora in lizza spiccano Imola e Baku, mentre Zandvoort ha già annunciato la chiusura dell’accordo al termine del 2026. L’intesa raggiunta consente al circuito di Spa-Francorchamps di mantenere un ruolo centrale nel calendario del mondiale, seppur con alcune rinunce.
La storicità del tracciato belga resiste così alla transizione verso un campionato sempre più globale e diversificato nelle sue tappe.
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