Formula 1 | GP Italia, la carta d’identità del circuito di Monza secondo Brembo

Quattro frenante sono considerate "altamente" impegnative per i freni

Formula 1 | GP Italia, la carta d’identità del circuito di Monza secondo Brembo

Formula 1 GP Italia Monza Brembo – Ultimo appuntamento stagionale per la Formula 1 in Europa anche se dopo il GP Italia sono in programma ancora 8 round, equamente ripartiti tra l’Asia e le Americhe. Secondo i tecnici Brembo l’Autodromo Nazionale Monza rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato il valore massimo. La necessità di raggiungere le maggiori velocità possibili nei lunghi rettilinei induce i team a ridurre al minimo il carico aerodinamico. Quando però raggiungono le tre Varianti i piloti si trovano ad affrontare staccate molto violente, per le quali è fondamentale un buon bilanciamento tra frenata anteriore e posteriore. ​

Sei frenate ma quattro da urlo

L’Autodromo Nazionale Monza è la pista del Mondiale in cui i piloti utilizzano i freni per meno tempo, neanche 9 secondi in un giro intero. Di tutte gli altri circuiti solo Barcellona e Montreal restano sotto quota 10 secondi mentre a Singapore si sfiorano i 23 secondi e mezzo. Un’altra peculiarità del GP Italia è il superamento in quattro diversi punti dei 310 km/h prima di rendersi necessario un uso intenso degli impianti frenanti, con applicazioni di carichi sul pedale dai 145 kg ad oltre 160 kg. Dalla partenza alla bandiera a scacchi a Monza ogni pilota esercita un carico complessivo sul pedale del freno di 45 tonnellate e mezza, superiore ai valori dei GP Belgio e GP Gran Bretagna.

Meno 245 km/h in 2,6 secondi ​ ​​​​

Delle sei frenate del GP Italia, quattro sono considerate impegnative per i freni e due sono di media difficoltà. La frenata più impegnativa è la prima dopo la partenza: le monoposto vi arrivano a 334 km/h e scendono a 89 km/h in soli 122 metri. Per riuscirci i piloti frenano per 2,57 secondi esercitando un carico di 161 kg sul pedale del freno ed affrontando una decelerazione di 5,2 g.

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in News F1

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati