FIA, Todt: “Solo una minoranza contro il GP Bahrain”

Il presidente della FIA, Jean Todt, resta convinto di aver preso la decisione giusta riguardo la scelta di non cancellare il GP Bahrain. Nonostante le pressioni internazionali, Todt ha dichiarato che le proteste contro il regime in atto nel Paese non sono un motivo valido per considerare la cancellazione dell’evento.

“Sarei stato molto preoccupato se si fosse trattato di una maggioranza di persone” ha dichiarato Todt ai giornalisti a Sakhir. “Ma, al più, si tratta del 10% della popolazione. Quindi dobbiamo penalizzare l’80 o il 90% della popolazione perché il 10% è contrario? La mia risposta è no, la mia risposta è che la maggior parte delle persone vuole la gara. Sfortunatamente c’è troppa attenzione da parte dei media, giusto o sbagliato non sta a me giudicare”.

Nonostante la Force India abbia saltato le Libere 2 per evitare di tornare in albergo dopo il tramonto, e alcuni addetti ai lavori siano rimasti coinvolti in scontri tra i manifestanti e la polizia, Todt ha dichiarato che non ci sono indicazioni sulla preoccupazione dei team: “Dire che non ci sono state polemiche per quanto sta accadendo in Bahrain sarebbe sbagliato da parte mia. Le persone emotive hanno la mia solidarietà ma dobbiamo guardare ai fatti. Ho parlato con Peter Sauber stamani e mi ha detto di essere a suo agio qui come in ogni altro posto in Europa”.

Todt ha anche respinto l’ipotesi che le autorità del Bahrain abbiano politicizzato l’evento con lo slogan “UniF1ed”: “Voglio davvero restare fuori da considerazioni politiche, non è il ruolo della FIA o di altre Federazioni internazionali. Dobbiamo restarne fuori. E’ un evento sportivo. Se poi l’evento sportivo aiuta a sanare la situazione è molto positivo per lo sport. Ho visto delle citazioni fantastiche di Nelson Mandela che parla di quanto sia positivo lo sport per curare i problemi del mondo. E se ci riusciremo ne sarò onorato ed orgoglioso”.