Ferrari, Marchionne ribadisce: “Troppo rischioso dare la PU alla Red Bull”
Dare il motore alla Red Bull avrebbe rappresentato un ingiusto vantaggio per gli anglo-austriaci
Repetita iuvant. E allora ecco che Sergio Marchionne, presidente della Scuderia Ferrari, è tornato puntuale sul “no” dato dalla Ferrari alla Red Bull per la fornitura dei propulsori. Il mantra presidenziale è sempre lo stesso, ovvero voler battere la Mercedes come Ferrari e non certo come semplice motorista. Non può insomma escludersi che nella valutazione dei pro e dei contro di un accordo con una squadra come la Red Bull non abbia pesato anche il timore di essere superati da un “telaista” a dir poco magistrale, che per di più investe la maggior parte dei fondi a disposizione nella progettazione dello chassis.
“Abbiamo lavorato duramente per chiudere il gap tecnologico con la Mercedes – ha spiegato Marchionne – E abbiamo pensato che sarebbe stato molto pericoloso cedere la nostra power unit ad una squadra come la Red Bull che ha un telaio molto competitivo. Io per primo devo fare gli interessi della Ferrari, e non sono interessato a battere la Mercedes come semplice motorista di un altro team. Sappiamo che il potenziale della Red Bull è buono; loro hanno investito la maggior parte delle risorse nello sviluppo del telaio, sarebbe anche svantaggioso cedergli il nostro motore ad un costo relativamente basso. Questo avrebbe creato una situazione di disparità”.
Antonino Rendina
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