Ferrari F14 T: Analisi Tecnica

Scopriamo i segreti della nuova Rossa

Finalmente, dopo tante indiscrezioni, oggi abbiamo potuto vedere la nuova Ferrari “democratica” visto che per la prima volta nella sua lunga storia ha fatto scegliere ai propri sostenitori il nome della vettura che dovrà riportare il titolo a Maranello dopo un digiuno che dura dalla stagione 2007. I tifosi hanno scelto il nome Ferrari F14-T che da inizio alla nuova era turbo in Formula 1. Andiamo ora ad analizzare le principali caratteristiche di questa vettura.

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Meccanica
Nonostante si pensasse ad un ritorno alla sospensione push rod all’anteriore, i progettisti di Maranello hanno scelto di dare continuità al progetto iniziato nel 2012 ed hanno confermato il sistema pull rod che l’anno scorso aveva dato parecchi problemi alla F138 dopo il cambio di struttura della carcassa effettuato dalla Pirelli a partire dal Gp di Ungheria.

Nonostante l’abbassamento del muso il cinematismo della sospensione è molto estremo ed il tirante della sospensione sembra in posizione più orizzontale rispetto alla scorsa stagione. questa scelta è stata fatta esclusivamente per ragioni aerodinamiche in modo da stabilizzare i flussi diretti verso il retrotreno.

Al posteriore è stato mantenuto il sistema pull rod anche se il cinematismo della sospensione è stato modificato. Se osservate attentamente il retrotreno potrete notare che il braccio di convergenza va a creare un profilo aerodinamico con il braccio superiore in modo da recuperare parte del carico deportante che è andato perso a causa dell’abolizione del beam wing (profilo inferiore ala posteriore).

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Anteriore
Il muso della Rossa è concettualmente diverso rispetto a quanto hanno fatto vedere gli altri team in quanto non hanno cercato di massimizzare la portata d’aria sotto il muso stesso tenendolo il più alto possibile. Per aumentare il passaggio d’aria sotto il muso è stato scelto di sfruttare la massima altezza del cockpit rispetto al piano di riferimento che il regolamento fissa in 625 mm. Per rispettare l’altezza di 525 mm nella zona in cui viene ancora la sospensione anteriore è stato realizzato uno scalino i modo da aumentare il più possibile la portata d’aria sotto il muso da destinare al fondo e al diffusore posteriore.

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Fiancate
In questa zona si nota il grandissimo lavoro fatto dai motoristi che sono riusciti a realizzare una power unit che non necessità di un grandissimo sistema di raffreddamento. Se osservate le pance nella parte iniziale sono più voluminose rispetto alla F138 anche perché sono state cambiate le regole di impatto laterale che impongono delle strutture di protezione più sporgenti. Rispetto alla McLaren le bocche di raffreddamento sono molto più piccole e nella parte terminale, chiamata in gergo tecnico Coca Cola, sono più rastremate e permettono un miglior utilizzo e sfruttamento del diffusore. Questo è stato possibile grazie al sistema di raffreddamento dell’intercooler realizzato sfruttando un sistema aria/acqua che permette di utilizzare masse radianti più piccole a discapito del maggior peso.

Ala anteriore
Il regolamento tecnico impone ali più strette rispetto a quanto abbiamo visto nella scorsa stagione. L’ala vista sulla F14 T non merita analisi particolari in quanto già dai primi test subirà importanti cambiamenti. Sarà interessante capire la scelta che faranno gli aerodinamici: indirizzare il flusso d’aria all’esterno degli pneumatici o verso l’interno?

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Ala posteriore
E’stata rispolverata un’ala concettualmente simile a quella utilizzata anni fa dalla Renault (Renault RR25 e R26) che permette di massimizzare i carico deportante. Nella parte bassa della deriva verticale sono state realizzate due feritoie per incrementare la portata di aria dalla zona esterna dell’ala verso l’interno mentre nella parte alta sono presenti ben sei soffiature.. Come sostegno dell’ala è stato utilizzato un doppio sostegno al cui interno soffia lo scarico centrale

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Diffusore
Nella foto vista posteriormente si nota si nota che il diffusore posteriore nella zona esterna ha le derive che formano un angolo di 45°. Questa sembra un dettame dato dal nuovo DT James Allison che aveva utilizzato una soluzione simile lo scorso anno sulla Lotus E21.

Ing. Cristiano Sponton

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