F1 | Wurz: “Giusto il ban per gioielli e obbligo intimo ignifugo”
"Ci sono delle buone ragioni se c'è questa regola", ha aggiunto il presidente della GPDA
Nel Gran Premio di Miami, Lewis Hamilton e Sebastian Vettel hanno protestato contro la decisione della FIA che obbliga i piloti a non indossare gioielli durante la gara e a utilizzare intimo ignifugo. L’inglese si è presentato in conferenza stampa con tre orologi, anelli e catene mentre il tedesco ha indossato i boxer sopra la tuta da gara. In particolare, a Hamilton è stata data una deadline entro il GP di Monaco per rimuovere i piercing ma il sette volte campione non sembra intenzionato ad accettare.
In merito a questo, si è espresso il presidente della GPDA (Grand Prix Driver’s Association), Alexander Wurz:
“Ci sono delle buone ragioni se c’è questa regola -ha dichiarato a Reuters- anche se forse avrei preferito un modo differente per dare questo messaggio. Non voglio che si arrivi come nel calcio dove si alzano le mani e ci si insulta ma è importante lavorare insieme”.
L’austriaco ha parlato poi Kris Nissen, pilota danese che nel 1988 a Fuji, fu protagonista di un brutto incidente nel quale riportò importanti ustioni su tutto il corpo.
“Per lui la cosa più dolorosa dopo l’incendio, fu l’ustione provocata dall’elastico dei pantaloni. Disse che gli procurò dolore per anni e questo mi ha fatto riflettere. In quel momento mi sono detto che non voglio vivere una conseguenza simile solo per non aver indossato mutande ignifughe e per non avere rimosso i gioielli”.
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