F1 | Wolff sul calendario 2023: “E’ necessario fare delle pause”

"Per alcuni del team i viaggi sono più stressanti", ha aggiunto il team principal austriaco

F1 | Wolff sul calendario 2023: “E’ necessario fare delle pause”

Il team principal della Mercedes, Toto Wolff, si è detto pronto ad inserire delle pause all’interno del team, per evitare lo stress che un calendario ampio come quello di quest’anno potrebbe generare. Al momento sono in programma 23 gare che rappresentano un record per la Formula 1, con una data a metà aprile ancora da definire in seguito alla cancellazione della Cina (che non è stata esclusa del tutto, ndr).

L’anno scorso, Wolff non era presente nei Gran Premi del Giappone e di San Paolo, in quanto ha dichiarato che aveva bisogno di “rigenerarsi” dopo una stagione così complessa per la scuderia di Brackley. Secondo l’austriaco, è necessario fare delle pause forzate per il benessere della squadra.

“Dobbiamo proteggerci, e questo non sono solo io, ma il nucleo della squadra corse, al fine di proteggere le prestazioni -ha dichiarato Wolff a GPFans- dobbiamo proteggerci da noi stessi. Ognuno di noi può spingere e fare 24 gare, per alcuni di noi più è più facile perché viaggiamo meglio. Per la maggior parte dei nostri meccanici, ingegneri e addetti al marketing, il viaggio è molto più stressante, quindi ci deve essere una sorta di rotazione. Quello che farò è valutare quante gare ognuno può fare, senza andare oltre perché dobbiamo proteggerci”.

Per quanto riguarda la pausa forzata, Wolff ha aggiunto: “È qualcosa che dobbiamo discutere nella squadra, qual è la giusta quantità, cosa è meglio per la squadra. Ci saranno più fine settimana per gli altri e meno per alcuni, quindi è un lavoro in corso”.

Il team manager ha ammesso però che gli è mancata l’ “interazione umana” stando lontano dalle gare di F1. Da un punto di vista personale, Wolff ha scoperto che c’erano pro e contro nel coordinare la squadra da casa:

“Per il Giappone, l’esperimento non mi è piaciuto affatto perché sei seduto al buio a casa con l’intero set-up, non puoi vedere le persone, sei fuori sincrono con la vita reale quindi preferirei viaggiare. Ma questo esperimento è qualcosa che mi aiuta a rigenerarmi. Nel mio ufficio nel mio appartamento, ho il set-up completo, tutti i canali dei dati, e ho il feed live in cui posso interagire con il team come se fossi lì. È la stessa qualità? Assolutamente no, perché non guardo negli occhi la gente. Non vedo le macchine. C’è stata una situazione in cui ho chiesto a Bradley (Lord, capo delle comunicazioni) e James (Vowles, capo stratega e nuovo team principal della Williams) perché stavamo ritardando l’uscita, e c’era del lavoro sull’ala posteriore in corso, quindi non l’ho visto. Sicuramente non è la stessa qualità dell’interazione umana di quando sono lì”.

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