F1 | Vettel: “Fa male non correre, dobbiamo essere pazienti”
"Vorrei correre ma ci sono persone che vorrebbero tante cose in questo momento, rispetto alla situazione in cui si trovano"
Nella lunga intervista che Sebastian Vettel ha concesso al sito ufficiale della Formula 1, oltre al suo prossimo rinnovo con la Ferrari, il tedesco ha parlato ovviamente della situazione attuale che sta affrontando il motorsport. E’ inutile fare delle previsioni su quando si potrà iniziare, dal momento che la situazione della pandemia di coronavirus è in continua evoluzione. La FIA e la Formula 1 stanno valutando tutti i possibili scenari, insieme ai piloti.
“Ne abbiamo parlato abbastanza all’interno della GPDA (Grand Prix Drivers ‘Association, ndr). È molto, molto difficile. È una decisione difficile. Da un lato hai la salute di questo sport se lo guardi da un aspetto commerciale, dall’altro hai la responsabilità delle persone nel paddock, del personale all’interno del paddock e, soprattutto, dei fans.
“E’ uno sport che viene praticato all’aperto ma abbiamo molte persone che normalmente vengono a vedere le nostre gare. Dobbiamo assicurarci che per quanto ci prendiamo cura di noi stessi ci occupiamo anche del pubblico. Ora, ci sono molte opzioni a cui si può pensare su come tornare a correre e su qual è il modo migliore. Non posso dire se ci saranno gare senza pubblico, con il pubblico o a porte chiuse. Credo che a nessuno piaccia correre davanti alle tribune vuote, fa strano ma d’altra parte la domanda da porsi è quando sarà il momento giusto per dire se possiamo ricominciare a correre e se potrà disputarsi una gara a porte chiuse prima di una qualsiasi gara normale. Tutti vorremmo tornare alla normalità, non solo per la Formula 1 ma per il bene di tutto il mondo, però come ho detto in precedenza a questo proposito, la cosa migliore da fare è essere pazienti. Fa male perché vorrei tornare al volante e se parlo da egoista, vorrei correre ma ci sono molte persone che vorrebbero un sacco di cose in questo momento rispetto alla situazione in cui si trovano ora”.
“Probabilmente all’inizio le prime due gare saranno diverse rispetto a ciò a cui siamo abituati, ma speriamo non troppo perché ovviamente vogliamo correre nel modo che conosciamo tutti, cioè di fronte alla folla, davanti ai fan, con una grande atmosfera e così via. Vedremo”.
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