F1 | Vettel e la Ferrari: “È un pezzo di vita che non finisce”

"Non abbiamo mai avuto il pacchetto giusto per combattere la Mercedes fino alla fine", ha detto il tedesco

A fine anno Vettel chiuderà la sua esperienza in Ferrari iniziata nel 2015
F1 | Vettel e la Ferrari: “È un pezzo di vita che non finisce”

A fine stagione Sebastian Vettel saluterà la Ferrari. Il tedesco infatti chiuderà la sua esperienza con la scuderia del Cavallino iniziata nel 2015 e che lo ha visto, al momento, conquistare 14 successi con la tuta di Maranello: ad oggi il terzo pilota più vincente della Rossa dietro l’ineguagliabile Michael Schumacher (72) e Niki Lauda (15).

Intervistato da La Repubblica, Vettel ha parlato dei suoi anni in Ferrari e di quel rapporto con questo storico marchio che continuerà malgrado le due strade siano destinate a separarsi nei prossimi mesi.

È un pezzo di vita personale che non finisce – ha sottolineato Vettel -. Non mi pento del tempo trascorso in Ferrari. Non credo ci siano molte persone che guardino indietro e non dicono che avrebbero potuto fare di meglio. C’è sempre da imparare. Ci sono sempre piccoli errori lungo la strada, a volte li ho fatti io, a volte la squadra, ma questo non è un gioco dove incolpare l’uno o l’altro. L’aspettativa con la Ferrari è sempre quella di vincere, ma non è una questione di fortuna o di scommettere sulle cose giuste. La F1 è uno sport molto competitivo. È uno sforzo di squadra, con professionisti altamente qualificati e non solo piloti. Per il futuro contano su Charles, ma penso che solo il tempo darà risposte”.

Sulle difficoltà riscontrate finora dalla Ferrari: “Per uscire da queste situazioni ci vuole tempo. Personalmente ne ho vissute di simili in passato e forse per Charles è diverso. Quello che sta vivendo è forse il primo passo indietro”.

Sulla progettazione della SF1000, che gara dopo gara sta palesando evidenti limiti tecnici/aerodinamici, Vettel ha ammesso: “La base di questa vettura è stata impostata su quella del 2017, che è stata molto forte, ma da allora altri hanno funzionato meglio. La Mercedes ha dimostrato di essere superiore e tutti sono stati spinti a crescere, i regolamenti sono cambiati poco. Non solo quest’anno, ma anche negli anni precedenti non abbiamo mai avuto il pacchetto giusto per combattere la Mercedes fino alla fine. Soffriamo di un motore e il nostro telaio non si adatta ad esso”.

Inoltre ha ricordato il suo approdo in Ferrari: “A quel tempo eravamo sicuramente in una posizione migliore di adesso. Sono venuto qui con molta passione, volontà e determinazione per far crescere la squadra”.

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