F1 | Russell: “Verstappen avrebbe danneggiato la sua carriera se fosse andato in Mercedes con Hamilton”
"Forse non sarebbe nella posizione in cui è oggi se avesse lottato con un ragazzo che dominava con una macchina a cui è abituato", il pensiero dell'inglese
Max Verstappen avrebbe potuto condizionare in negativo la sua carriera se fosse andato in Mercedes insieme a Lewis Hamilton. Ne è convinto George Russell. L’inglese infatti ritiene, come nel suo caso ma anche in quello di Max, che un pilota dovrebbe costruire il proprio percorso professionale a tappe alzando pian piano l’asticella.
L’ex alfiere della Williams ha infatti riconosciuto come gli abbia giovato il tipo di percorso che ha fatto, anche perché senza esperienza e catapultato subito in una grande realtà avrebbe pagato lo scotto nel confronto con un pluricampione del mondo come Hamilton. Anche perché la sola Mercedes, prima del ritorno della Red Bull, era la monoposto capace di garantire un certo tipo di obiettivi.
Stessa cosa, secondo il parere di Russell, sarebbe capitata anche a Verstappen che invece ha dapprima disputato una stagione e mezza in Toro Rosso prima di passare in Red Bull dove si è affermato vincendo al momento due titoli.
“Max Verstappen ha ottenuto la sua promozione dopo 18 mesi, ma forse se fosse entrato in una squadra come la Mercedes contro Lewis Hamilton all’apice delle sue forze, avrebbe potuto danneggiare la sua carriera – ha dichiarato Russell, intervistato dalla rivista Square mile – Bisogna guardare entrambi gli aspetti e di sicuro Max è stato un pilota migliore dopo tre o quattro anni rispetto a dov’era dopo 18 mesi dal suo arrivo. Se lotti con un ragazzo che è assolutamente nel fiore degli anni e domina con una macchina con cui è così abituato, forse non sarebbe nella posizione in cui si trova oggi”.
Russell, ricordando il suo percorso, ha poi aggiunto: “Quindi devo essere grato alle persone che mi hanno consigliato, aiutato e cresciuto in questa posizione. In quei tre anni che sono passati forse avrei potuto lottare un po’ più in alto in griglia, ma se non fossi stato su una Mercedes non avrei lottato per il campionato. Quindi qual è la differenza per me? Alla fine della giornata voglio vincere i campionati e se fossi in fondo alla griglia o diciamo se lottassi per le prime sette posizioni a dire il vero non c’è differenza. Sono contento di dove mi trovo adesso”.
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