F1 | Russell: “La partenza di Hamilton accenderà la motivazione di tutti”

"Credo che a volte il cambiamento sia necessario", il commento dell'inglese

F1 | Russell: “La partenza di Hamilton accenderà la motivazione di tutti”

Da ieri, Lewis Hamilton non è più un pilota Mercedes. Un sodalizio, quello con il team di Brackley che è durato dodici stagioni, coronate da innumerevoli successi come i sei titoli iridati di Hamilton, i campionati costruttori e le tante vittorie conquistate. Ora però, è tempo di voltare pagina e accogliere Kimi Antonelli. Secondo George Russell, se da un lato c’è dispiacere per la partenza di Hamilton verso Maranello, dall’altra questo potrebbe essere un punto di svolta per la Mercedes.

“Abbiamo la stessa squadra che c’era durante gli anni di gloria di Lewis”, ha dichiarato a RACER.

“Ad Abu Dhabi tutti erano demoralizzati per quanto successo in qualifica ma Lewis ha detto: ‘Restiamo in piedi e non dimentichiamo tutte queste pole position e vittorie che abbiamo avuto insieme. Penso che sia stato un modo molto bello per finire questa stagione”.

Guardando al futuro, Russell vede la partenza di Hamilton come un punto di svolta, un’opportunità per la squadra di resettare e riaccendere la sua spinta competitiva:

“Sono stati tre anni difficili e penso che questo cambiamento per tutti susciterà davvero molta motivazione. Credo che a volte il cambiamento sia davvero necessario”.

Grazie alla sua guida, Hamilton è diventato uno dei più grandi della Formula 1 ma Russell ha notato che le sue lezioni personali dal sette volte campione vanno oltre le corse.

“Ad essere onesti, ho visto in prima persona quanto sia un modello. Riconosco da Lewis che tutti noi abbiamo questa piattaforma e dobbiamo usarla correttamente. Questo è diventato ancora più evidente per me, con i miei nipoti che guardano TikTok, YouTube e Netflix. Trascorro un po’ di tempo con il figlio di Toto, lui e i suoi amici guardano Netflix e tutte queste cose”.

Il britannico ha riflettuto sull’influenza più ampia che i piloti di F1 hanno, in particolare sul pubblico più giovane. Ha raccontato come, da bambino, una volta ammirava Hamilton, una figura che ora è diventata il suo compagno di squadra e mentore.

“Come affronti le vittorie, le sconfitte, ispiri i bambini e quando ripenso a quella foto che ho scattato con Lewis quando ero un bambino, lo ammiravo, allo stesso modo in cui tutti questi bambini guardano noi”.

L’esperienza ha insegnato a Russell l’importanza di azioni e parole misurate, soprattutto quando sono sotto il giudizio del pubblico.

“Penso che questa sia stata probabilmente la più grande lezione di vita che ho imparato da lui, che a volte, anche se vuoi davvero esprimere qualcosa, ci sono centinaia di milioni di persone che ti guardano, e il modo in cui lo fai è importante”.

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