F1 | Ricostruzione del caso Force India: scuderia in amministrazione controllata, Lawrence Stroll pronto all’acquisto? [VIDEO]

Sergio Perez spiega i motivi dell'azione legale intrapresa contro il proprio team: "Era già pronta una petizione per chiudere la squadra. Volevo salvare 400 posti di lavoro"

F1 | Ricostruzione del caso Force India: scuderia in amministrazione controllata, Lawrence Stroll pronto all’acquisto? [VIDEO]


Partiamo dalla sentenza. La Force India da poco più di 24 ore è in amministrazione controllata: è questo il verdetto emesso dalla Alta Corte di Londra al termine dell’udienza tenutasi venerdì sera. La società di consulenza aziendale specializzata FRP Advisory LLP è stata nominata amministratore congiunto della scuderia indiana di Formula 1.

È necessario, ora, fare un passo indietro. A partire dal “responsabile” dell’azione legale che ha portato a tale sentenza, ovvero Sergio Perez. Il pilota messicano e i suoi sponsor, creditori della Force India per circa 4 milioni di dollari, ormai ritenevano la scuderia con base a Silverstone incapace di rispettare l’impegno finanziario. L’azione legale, inoltre, è stata sostenuta dal fornitore di motori Mercedes (circa 10 milioni di dollari) e dallo sponsor principale BWT, anch’essi creditori del team indiano. Una circostanza, questa, che conferma le difficoltà finanziarie che la scuderia ha incontrato negli ultimi mesi: i problemi legati del fondatore Vijay Mallya (rischia l’estradizione dall’India), che oltretutto lo scorso maggio si è dimesso dal ruolo di amministratore delegato, hanno originato un effetto domino sullo stato di salute della Force India. “Ci hanno portato alla bancarotta” – ha dichiarato furioso Mallya dopo la sentenza giunta da Londra.

In questa situazione anche l’azienda di bevande energetiche Rich Energy, da tempo in trattativa per l’acquisto della Force India, su Twitter ha alzato la voce: “Nonostante il versamento in contanti di 30 milioni di sterline all’ultimo minuto da parte di Rich Energy, il tribunale ha messo la Force India in amministrazione. Un risultato tragico ed evitabile orchestrato da Mercedes, Sergio Perez, Julian Jakobi e BWT. Vergognoso”.

https://twitter.com/rich_energy/status/1022922604125073408

Perez e il suo manager Julian Jakobi, ad ogni modo, hanno spiegato di non aver agito per ragioni personali, bensì per il bene della squadra: “Diversi membri del team mi hanno chiesto di agire per proteggere 400 posti di lavoro” – ha spiegato il 28enne ex McLaren da Budapest. “È una situazione talmente difficile che non riesco a concentrarmi sulla guida, ma uno dei creditori aveva già preparato una petizione e, se fosse stata presentata, la squadra sarebbe stata semplicemente chiusa. Ecco perché mi è stato chiesto di ‘premere il grilletto'”.

Ora la Force India potrà proseguire le proprie attività in pista e, sotto la supervisione di FRP Advisory LLP, avrà a disposizione due anni per trovare un acquirente. Uno dei nomi più chiacchierati, in tal senso, è quello del miliardario canadese Lawrence Stroll, padre di Lance e azionista della Williams: se la trattativa per l’acquisto andasse in porto, a Lance Stroll verrebbe riservato un sedile per il 2019.

Con Esteban Ocon in direzione Renault, l’altro posto in Force India potrebbe restare di proprietà di Perez, pronto a rinnovare nonostante le ultime vicissitudini: “Se la squadra verrà acquistata da persone serie, resterò con la Force India” – ha affermato. “I ragazzi della squadra sono sempre gli stessi e sono ancora i migliori del gruppo di centro classifica. Senza preoccupazioni finanziarie, saremo ancora più forti”.

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