F1 | Red Bull, Perez e il contratto annuale: “La pressione extra fa bene anche a me e alla squadra”
"L'obiettivo è ottenere sempre il massimo potenziale dal materiale che hai", ha sottolineato Checo
Arrivato in Red Bull per sostituire Alexander Albon, con quest’ultimo retrocesso nel ruolo di pilota di riserva, Sergio Perez non sta deludendo affatto le attese. Il messicano infatti si sta rivelando un’arma importante per Milton Keynes, con la scuderia anglo-austriaca che finora ha dominato la scena avendo la leadership in entrambe le classifiche iridate. Checo, nonostante il contratto annuale che scadrà al termine del 2021, è solamente concentrato sulla pista non accusando alcuna pressione. Anzi è qualcosa che lo stimola a fare sempre meglio.
“Un pilota fa sempre del suo meglio, che abbia un contratto di un anno o meno – ha detto Perez alla rivista francese Auto Hebdo – La pressione extra fa bene anche a me e alla squadra. L’obiettivo è ottenere sempre il massimo potenziale dal materiale che hai. Max ed io abbiamo stili di guida diversi, ma alla fine chiediamo le stesse cose. Venerdì capiamo la macchina a modo nostro e poi costruiamo nella direzione che riteniamo migliore. Potrebbe non essere molto comodo, ma è sicuramente efficace. La macchina è più difficile da guidare, ma è più veloce. La più grande differenza tra Max e me è minima. Tendo a impostare di più la macchina per la gara. Ordini di scuderia? Siamo abbastanza grandi per capire che la squadra viene prima”.
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