F1 | Racing Bulls, il rischio non paga a Zandvoort

Strategia diversificata per Ricciardo e Tsunoda che restano lontani dalla zona punti

F1 | Racing Bulls, il rischio non paga a Zandvoort

Zandvoort – Ancora una gara a digiuno di punti per la Racing Bulls. Il team di Faenza ha cercato di diversificare le strategie delle vetture per tentare di avvicinarsi alla top 10, ma senza riuscirci. Daniel Ricciardo scatta dalla quindicesima posizione su mescola media, e riesce a ritagliarsi i suoi momenti di lotta con la Haas di Hulkenbeg e la Aston Martin di Stroll. Alla fine guadagna tre posizioni e taglia il traguardo in dodicesima posizione.

Ricciardo: “Contento dei progressi in gara”

“Non abbiamo conquistato punti oggi, ma mi sento molto meglio rispetto a ieri e sono più soddisfatto per come è andata la giornata. Dopo le qualifiche ero frustrato perché partire dalle retrovie non mi ha certo aiutato, ma oggi sono riuscito a fare una gara decisamente migliore, grazie a una buona performance complessiva – ha spiegato Daniel – eravamo coinvolti in una battaglia a centro gruppo e le auto davanti a noi, in particolare Pierre Gasly, erano un po’ più veloci, quindi probabilmente non avremmo potuto fare molto di più. Sono contento del progresso generale in gara; in termini di passo, siamo riusciti a spingere nei momenti cruciali, avvicinandoci a Lance Stroll e Nico Hulkenberg  verso la fine. Speriamo che a Monza riusciremo a mettere insieme tutti i pezzi fin dall’inizio e a qualificarci meglio, così da garantirci una domenica più tranquilla.”

Tsunoda: “Avremmo potuto fare meglio”

Male, invece, Yuki Tsunoda: diversa la strategia per lui, che scatta su mescola soft e si condanna ad un pit-stop decisamente anticipato che mette fine alla sua gara. Partito undicesimo, il giapponese taglia il traguardo in diciassettesima posizione.

Abbiamo adottato strategie diverse, ma questa volta non ha sortito gli effetti sperati, soprattutto per quanto mi riguarda. Sapevamo che la decisione di andare su due soste era un rischio – 50:50 – ma abbiamo ritardato troppo la sosta e questo si è rivelato un errore. Inoltre, optare per le gomme morbide e perdere una posizione sin dalla partenza non è stato l’ideale e poi sono rimasto intrappolato nel traffico, costantemente alle prese con l’aria sporca. Ho concluso la gara molto più indietro rispetto alla posizione di partenza ed stato abbastanza frustrante. Come squadra, avremmo sicuramente potuto fare di meglio, ma è un’occasione per imparare, migliorare e prepararci per le prossime gare.”

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