F1 | Patrese: “Verstappen è quello che ho visto nella mia epoca con Schumacher e Senna”

Quale sarà il futuro di Max Verstappen? Una domanda che, ad oggi, dopo gli sviluppi vissuti in Red Bull nelle ultime settimane che hanno portato all’addio di Chris Horner e alla promozione dalla Racing Bulls di Laurent Mekies come nuovo team principal di Milton Keynes e prossimo al debutto nel prossimo weekend a Spa, attende ancora una risposta.

Che farà l’olandese campione del mondo in carica? Resterà in Red Bull, che dal prossimo anno monterà un proprio motore in partnership con la Ford, oppure cederà al corteggiamento della Mercedes? Riccardo Patrese, discutendo dell0attuale situazione che vige in Red Bull, ha dato il suo personale parare su quanto sta accadendo all’interno della scuderia anglo-austriaca focalizzandosi sul futuro di Verstappen.

“È davvero difficile capire cosa stia succedendo in Red Bull – ha dichiarato Patrese, intervistato da Prime Casino – Innanzitutto, la questione Horner è stata una sorpresa. Sapevamo che c’erano problemi all’interno del team. Ora questa notizia di Max, che sembra voler andare alla Mercedes, deve essere una possibilità. Il problema è che Adrian Newey non c’è più. Perché se n’è andato? Horner era, credo, un buon team principal, ma internamente c’erano dei problemi. Quindi, alla fine, non so se la Red Bull l’anno prossimo possa essere una buona squadra in cui restare”.

Il vice campione del mondo 1992 ha poi aggiunto: “E per Max, questo significa che probabilmente vorrebbe cambiare. E ora tutti dicono che l’opzione migliore è la Mercedes perché ha la migliore nuova power unit. L’ultima volta che sono entrati in vigore i regolamenti precedenti (2014, ndr), hanno subito avuto un grande vantaggio e hanno vinto molti campionati. Credo che, nella sua mente, se può andare in Mercedes, lo farà. Allo stato attuale delle cose, non credo che sia molto contento di rimanere in Red Bull”.

Infine Patrese ha voluto sottolineare le grandi qualità di guida di Verstappen: “(…) Già quest’anno, è solo grazie alla sua abilità che ha ottenuto la pole position e a volte ha vinto un Gran Premio. Max è quello che ho visto nella mia epoca con Michael Schumacher e Ayrton Senna. Anche se la loro squadra non è la migliore, possono comunque vincere delle gare e magari vincere un campionato. Ma per un pilota come Max, questo non è sufficiente. Pensa sicuramente che sia arrivato il momento di fare un passo avanti. Ma poi quello che succede alla Mercedes, se va lì, è un altro problema”.