F1 | Montoya avverte la Ferrari: “Leclerc non aspetterà una vettura competitiva all’infinito”
Juan Pablo Montoya analizza le voci e gli scenari legati al futuro di Charles Leclerc in Ferrari
F1 Montoya Leclerc – Le parole del presidente John Elkann, pronunciate dopo il GP del Brasile, hanno aperto un fronte di discussione significativo attorno alla Ferrari e ai suoi piloti. Il numero uno del Cavallino ha invitato Charles Leclerc e Lewis Hamilton a “parlare meno e concentrarsi sulla guida”, un messaggio diretto che ha generato reazioni soprattutto nel Regno Unito e ha suscitato interrogativi anche in Italia. Il riferimento alla comunicazione dei due piloti è apparso chiaro: secondo Elkann, il rendimento in pista deve tornare al centro dell’attenzione, in una stagione che finora non ha rispettato le aspettative.
Leclerc e l’avvertimento di Montoya
A livello contrattuale, non sembrano profilarsi scossoni a breve. Hamilton è legato alla Ferrari fino al 2027, Leclerc fino al 2029. Accordi di questa durata prevedono comunque clausole d’uscita, elemento che non può essere ignorato nel momento in cui la Scuderia si prepara al cambio regolamentare del 2026. L’ipotesi che Leclerc possa valutare alternative non è priva di logica: dal suo debutto in rosso nel 2019, il monegasco non ha mai avuto la possibilità di arrivare all’ultima gara con un titolo in palio.
E il 2025, proprio in tal senso, ha confermato questa tendenza. Leclerc ha sostenuto la squadra in una stagione priva di acuti, mantenendo costanza nei risultati ma senza vedere un reale avvicinamento alla vetta. Un quadro che, secondo Juan Pablo Montoya, non può proseguire all’infinito. Raggiunto da PokerStrategy, il colombiano ha osservato: “Non capisco perché tutti pensassero che la Ferrari sarebbe stata competitiva. Hanno avuto una macchina nella media per anni e non è cambiato nulla. Il prossimo anno potrebbe essere positivo per la Ferrari, ma se non saranno competitivi, per quanto tempo ancora possiamo aspettarci che Leclerc rimanga? Come può essere contento di finire costantemente al terzo posto?”
Il futuro della Ferrari
Montoya ha poi aggiunto un’ulteriore valutazione sul confronto interno tra i due piloti: “Leclerc guida la Ferrari da così tanto tempo che è abituato a guidare una macchina mediocre, ed è per questo che sta battendo Hamilton.” Il richiamo di Elkann e le parole di Montoya convergono su un punto comune: la Ferrari deve presentarsi al 2026 con un progetto in grado di restituire ai piloti una reale possibilità di lottare per il titolo. La stagione in corso conferma che la continuità non basta e che la stabilità contrattuale può essere un vantaggio solo se accompagnata da una monoposto competitiva. Le prossime scelte tecniche, dunque, avranno un peso diretto non solo sui risultati sportivi, ma anche sugli equilibri interni al team.
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