F1 | Mercedes e Hamilton, un annuale dal sapore di compromesso
Tutto pronto per l'incoronazione di Lewis VIII
Lewis Hamilton ha firmato e correrà con la Mercedes nel 2021. Ma tra le entusiastiche e retoriche dichiarazioni di rito, sull’importanza del binomio, sull’opportunità di scrivere ancora pagine importanti di storia, la stima, le ambizioni e la voglia di vincere, continuando insieme per la nona stagione di fila, si può intravedere soprattutto la voglia di tagliare il nodo gordiano e addivenire ad una pronta e rapida soluzione di un problema che stava sfuggendo di mano.
Lo stesso Toto Wolff ha ammesso che le trattive sono andate per le lunghe e che il rinnovo annuale è stata la scelta migliore per far proseguire il rapporto nell’immediato, posticipando però qualsiasi discussione sul 2022, perché il rischio di incartarsi era diventato piuttosto alto.
La sensazione è che Hamilton e Mercedes sapevano perfettamente di dover portare a compimento un disegno, un progetto, con la volontà di mettere la parola fine nel modo migliore possibile. Il romanzo del dominio argentato (anche se le Frecce saranno nere per la seconda stagione consecutiva) prevede la vittoria dell’ottavo titolo Costruttori consecutivo per Brackley e soprattutto dell’ottava meraviglia per Hamilton, che andrà ad assicurarsi in totale scioltezza il primato assoluto di mondiali vinti in F1, superando Michael Schumacher.
La Mercedes dal canto sua non voleva perdere l’occasione di spendere al meglio le sue ultimissime certezze prima del cambio regolamentare – rinunciare a Hamilton, all’immagine e allo spessore dell’inglese, sarebbe stato controproducente adesso – ma al contempo non ha voluto impegnarsi a lungo termine con Lewis, il quale probabilmente avrà messo da parte le sue ambizioni a lungo termine preferendo assicurarsi la concreta possibilità di accrescere la propria leggenda.
Il contratto annuale fa comodo ad entrambe le parti, eppure la sensazione è che l’accordo sia figlio di un grande compromesso, salvando il salvabile per non perdere la faccia. Il futuro di Stoccarda non è chiaro, con Ineos e Wolff soci alla pari di Mercedes e una squadra che, chiuso un dominio incredibile, potrebbe anche decidere di cambiare nome e svecchiare la propria immagine.
Ma è un processo di rinnovamento che andrà di pari passo con i nuovi regolamenti, dal 2022. Cambiare adesso avrebbe solo trasmesso un senso di instabilità, che avrebbe danneggiato il marchio Mercedes, indissolubilmente legato a Lewis. Questa Mercedes qui è in tutti i sensi la Mercedes di Hamilton, il 2021 altro non è che un prosieguo del 2020 e come tale è stato interpretato dalle parti.
Lo stacco netto ci sarà, semplicemente non era questo il momento e allora dopo una trattativa fiume su condizioni verosimilmente arenate nel nulla ecco che è arrivata la firma “chiavi in mano”. Hamilton vincerà l’ottavo e poi si vedrà, se sarà Mercedes o Ineos e soprattutto chi la guiderà. Ma intanto l’autore avrà completato il suo romanzo capolavoro e la F1 incoronato il suo Re incontrastato, Lewis VIII di Inghilterra.
Antonino Rendina
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