F1 | La Thailandia potrebbe spodestare Monza dal calendario

Il ministro thailandese era presente a Imola per colloqui con la Formula 1

F1 | La Thailandia potrebbe spodestare Monza dal calendario

Il futuro del Gran Premio di Monza nel calendario di Formula 1, è sempre più incerto. Christian Estrosi, il sindaco di Nizza, ha dichiarato questa settimana al quotidiano L’Equipe che “la Francia deve ospitare una gara”, dopo che l’evento del Paul Ricard da lui promosso è stato cancellato dal 2023 in avanti.

Tuttavia, ci sarebbero accordi molto più avanzati per portare la F1 in Thailandia. L’amministratore delegato della F1 Stefano Domenicali, ha incontrato il primo ministro thailandese ad aprile per discutere di una potenziale gara su strada nella capitale, Bangkok.

Il primo ministro thailandese Srettha Thavisin era presente a Imola, dove ha confermato di aver avuto una discussione con i dirigenti del gruppo di Formula Uno.

“Questo è in sintonia con la nostra politica: mettere la Thailandia sul radar globale per eventi e attività internazionali”, ha aggiunto il primo ministro.

Con l’arrivo del GP di Thialandia però il calendario arriverebbe a quota 25 Gran Premi, cosa che Domenicali disse di non voler fare. Angelo Sticchi Damiani, capo dell’Aci, è quindi preoccupato per le sorti dei due Gran Premi del paese, Imola e Monza.

Il contratto di F1 dell’iconico autodromo di Monza scade il prossimo anno, con importanti lavori di ricostruzione per portare la sede del GP d’Italia agli standard moderni, attualmente in corso.

“Quando avremo certezze da parte del governo sulla possibilità di finanziamenti pubblici, potremo provare ad avere un accordo con la Formula 1”, ha dichiarato Sticchi Damiani a La Gazzetta dello Sport.

“Puntiamo a un accordo decennale, sul modello recentemente inaugurato dall’Ungheria. Siamo in un contesto in cui tutto sta cambiando rapidamente. A Imola era presente il primo ministro di un Paese asiatico che vuole la F1. Il problema è che da un lato Liberty Media sta spingendo per competere in luoghi in grado di offrire servizi di ospitalità che possono essere venduti per grosse somme, in particolare il Paddock Club. D’altra parte, la maggior parte della competizione viene dall’Europa, dove avremo Madrid e due grandi nazioni come Francia e Germania che non hanno un Gran Premio, ma stanno spingendo. Insomma, fare proclami è inutile. Dobbiamo essere realisti e capire che dobbiamo agire in fretta e che il tempo non è nostro alleato”.

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