F1 | La FIA e il nodo commissari: urgono cambiamenti per una gestione più attenta già dal 2025
Le cinque proposte per una gestione più chiara e decisa della giunta dei Commissari di gara
F1 FIA – Negli ultimi anni, la gestione delle gare di Formula 1 è finita sotto i riflettori, con fan e piloti che chiedono maggiore coerenza e trasparenza nelle decisioni dei commissari. Tra controversie e dichiarazioni pubbliche, come quelle del veterano Johnny Herbert, appare sempre più urgente che l’FIA introduca cambiamenti che possano rendere più stabile e chiara l’intera struttura. Ecco cinque possibili modifiche che potrebbero migliorare la gestione del campionato per la stagione 2025.
Una prima soluzione sarebbe una comunicazione più trasparente e indipendente. Attualmente, le analisi di Herbert e di altri commissari arrivano al pubblico tramite piattaforme finanziate da siti di scommesse, sollevando legittimi dubbi etici. In alternativa, la FIA potrebbe organizzare conferenze stampa ufficiali dopo ogni gara o pubblicare video di debriefing. Una strategia del genere permetterebbe di spiegare le decisioni prese in modo diretto e imparziale, fornendo ai fan chiarezza senza dover ricorrere a piattaforme esterne.
La FIA e i nodi da risolvere per il futuro
Altro nodo cruciale è la mancanza di commissari a tempo pieno. Mentre in sport come il calcio gli arbitri sono assunti a tempo pieno, la Formula 1 si affida a giudici part-time, il che porta a interpretazioni differenti tra una gara e l’altra. Rendere i commissari dipendenti stabili e fissi per tutta la stagione aumenterebbe la coerenza nelle decisioni, eliminando le discrepanze nelle valutazioni.
Anche la retribuzione dei commissari meriterebbe un aggiornamento. Gli stipendi attuali, bassi rispetto a quelli di altre discipline sportive, limitano la possibilità di attrarre figure esperte. Offrire compensi più competitivi attirerebbe talenti di alto livello, consentendo a veterani come Jenson Button di considerare seriamente il ruolo, invece di orientarsi verso incarichi mediatici meglio remunerati.
Non meno importante è la qualità della squadra stessa. Sebbene Herbert abbia una solida esperienza, il fatto che non corra più dal 2000 potrebbe limitarne la comprensione delle tecnologie e delle dinamiche odierne. Una squadra che comprenda ex piloti con esperienza recente in F1, abbinati a esperti di regolamenti, diritto sportivo e progettazione dei circuiti, porterebbe una prospettiva più moderna e completa nelle decisioni.
Il punto sulle regole
Infine, sarebbe opportuno alleggerire i commissari da regole troppo dettagliate. Spesso devono occuparsi di aspetti marginali, come il linguaggio dei piloti o il tema dei gioielli, distrazioni che li distolgono dalle decisioni realmente cruciali. Lasciando loro più spazio per concentrarsi su aspetti rilevanti per sicurezza e correttezza delle gare, l’FIA garantirebbe un giudizio più focalizzato e imparziale. Con questi cambiamenti, la FIA potrebbe ridare coerenza e fiducia al sistema di gestione delle gare, contribuendo a creare un campionato più equo e rispettato, sia in pista che fuori.
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