F1 | Il “fenomeno” Colapinto spinge l’Argentina a sognare un proprio GP in calendario
L'idea sarebbe quella di riportare a nuovo l'impianto storico di Buenos Aires
L’idea di riportare la Formula 1 a Buenos Aires prende forma con le trattative avviate tra Daniel Scioli, ministro del Turismo ed ex vicepresidente, e Stefano Domenicali, amministratore delegato del campionato. Il progetto punta a rilanciare l’Autódromo Oscar y Juan Gálvez, storico circuito che ha ospitato l’ultima gara nel 1998, rendendolo adatto agli standard attuali.
L’Argentina sogna la F1 a Buenos Aires
Il tracciato necessiterebbe di significativi interventi di modernizzazione, con il ripristino di alcune sezioni originali per soddisfare le esigenze delle vetture contemporanee. Nonostante questo, però, Scioli ha mostrato parecchio ottimismo, rivelando come lo staff siamo pronto ad affrontare tutte le sfide che si portano in questo lungo e faticoso cammino per il rientro in Formula 1: “Abbiamo molto lavoro da fare per rispettare i requisiti richiesti da un evento così sofisticato, ma parliamo comunque di un0iniziativa va oltre lo sport. Anche grazie all’esplosione di Franco Colapinto potrebbe avere un impatto trasversale che coinvolgerebbe tutta la nazione”.
L’iniziativa è sostenuta dal crescente entusiasmo generato dal giovane talento della Williams, promessa del motorsport argentino finito sotto la lente d’ingrandimento di squadre come Alpine e Red Bull. Il ministro ha sottolineato l’importanza del pilota non solo per il panorama sportivo, ma anche per il valore sociale e politico che un eventuale Gran Premio porterebbe al Paese. Tuttavia, il progetto dovrà essere interamente finanziato da capitali privati, in linea con le rigide politiche economiche del governo di Javier Milei. Importanti aziende argentine come Mercado Libre e Globant hanno mostrato interesse, ma resta da verificare se gli investimenti saranno sufficienti per affrontare i costi della riqualificazione e dell’organizzazione.
Il progetto spinto dal “fenomeno” Colapinto
La competizione per entrare nel calendario della Formula 1 è un ulteriore ostacolo. Con un massimo di 24 gare stagionali, diverse località in Asia, Africa ed Europa stanno proponendo le proprie candidature, aumentando la difficoltà per Buenos Aires di assicurarsi un posto. Un altro elemento di incertezza riguarda la carriera di Colapinto, che potrebbe influenzare il coinvolgimento del pubblico e il sostegno al progetto. Nonostante le sfide, l’Argentina continua a lavorare con determinazione per riportare il Paese nel circuito internazionale del motorsport, puntando su passione, investimenti e storia.
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