F1 | Hulkenberg: “Sarei felice di avere come compagni sia Kubica che Alonso”

"Robert è un combattente"

F1 | Hulkenberg: “Sarei felice di avere come compagni sia Kubica che Alonso”

La posizione di Jolyon Palmer, pilota inglese figlio d’arte, sembra sempre più precaria. Salvo sporadiche occasioni il pilota della Renault si classifica costantemente dietro il compagno Nico Hulkenberg, e questo potrebbe portare la squadra di Enstone ad appiedarlo a fine stagione (secondo alcuni ancora prima della fine del Campionato). Per questo, nelle ultime settimane si è molto parlato di quello che potrebbe essere il nuovo pilota della Renault, team attualmente di seconda fascia ma dalle grandi potenzialità, essendo, insieme a Mercedes e Ferrari, l’unico team motorista.

Uno dei papabili per il sedile di Palmer nel 2018 è Robert Kubica, che per la Renault ha corso nel 2010 prima di restare vittima di un incidente nel rally di Andora nell’inverno dell’anno successivo. Da allora decine di interventi e una costante riabilitazione hanno portato il polacco a recuperare la funzionalità del braccio, al punto da riuscire a completare dei lunghi test a bordo di una Lotus E20 a Valencia e al Paul Ricard. Mentre sono in programma ulteriori stint al venerdì con la Renault 2017 a Budapest.

Alla domanda di cosa ne pensi di avere Kubica come compagno di squadra, Hulkneberg si è mostrato disponibile ad accogliere il polacco, ma non solo: “Certamente sarei felice se fosse lui – ha detto – ma sarebbe lo stesso per chiunque altro. La decisione è della Renault, non mia. La squadra deve scegliere i migliori piloti possibili”.

Anche Fernando Alonso, che con il team anglo francese due Mondiali, è un papabile per il sedile 2018 in Reanult. In tal proposito il tedesco ha dichiarato: “Non mi importa se arriva Kubica o Alonso. Come detto, non ho preferenze“. Hulkneberg, tuttavia, ha voluto spendere ulteriori parole di stima riguardo il polacco: “Abbiamo visto tutti la gravità delle sue ferite, ma non posso dire quale sia la sua situazione attuale. Quel che è certo è che è sempre un combattente!”.

Lorenzo Lucidi

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