F1 | Herbert: “Verstappen esemplare in Brasile, ma continuo ad avere dubbi sul Messico”
Johnny Herbert non ha nascosto un pizzico di ammirazione verso Max Verstappen, ponendo comunque dei dubbi sul comportamento del Messico
F1 Herbert Verstappen – Johnny Herbert ha espresso profonda ammirazione per la prestazione di Max Verstappen al Gran Premio del Brasile, definendo la guida del pilota olandese “straordinaria” e confermando che un quarto titolo mondiale sarebbe del tutto meritato. Commentando la gara di Interlagos, il talent di Sky ha sottolineato la superiorità tecnica e mentale dimostrata da Verstappen: “La lotta al titolo deve essere ormai chiusa! Con una prestazione come quella di Max, merita di essere campione del mondo. È stata una guida impressionante in condizioni difficili, su una pista impegnativa.”
Herbert e la guida di Verstaappen in Brasile
L’inglese ha poi rimarcato come il primo giro della gara sia stato emblematico della fiducia e del controllo che contraddistinguono Verstappen in questo momento della sua carriera, osservando che il pilota riesce a posizionare la vettura con precisione esemplare, indipendentemente dalle difficoltà della pista. Allo stesso tempo, però, nonostante gli elogi per la brillante performance in Brasile, il britannico ha evidenziato un aspetto controverso, riferendosi al comportamento di Verstappen al Gran Premio del Messico. “La domanda che mi pongo è perché ha agito in quel modo in Messico, quando ha mostrato in Brasile che non ne ha bisogno,” ha osservato, suggerendo che la condotta di gara dell’olandese in Messico abbia contrastato con la maturità dimostrata a Interlagos.
I dubbi sul comportamento in Messico
Oltre a evidenziare la velocità e la precisione del quattro volte iridato, ormai lanciato verso il titolo mondiale anche grazie alle numerose sbavature di Lando Norris, Herbert ha accostato la crescente maturità del pilota a quella di leggende come Michael Schumacher e Ayrton Senna. “La fiducia che ha è quella dei veri campioni, come Schumacher e Senna, che parlavano di esperienze quasi extracorporee nei momenti di massima forma,” ha affermato. “Domenica è stata una di quelle giornate per Max, dove ha dimostrato una vera brillantezza.”
Pur riconoscendo il talento e la crescita dell’olandese, l’ex pilota si interroga sul perché a volte il pilota sembri andare oltre il necessario. Le sue riflessioni testimoniano una profonda ammirazione per la qualità della guida e la maturità del campione, accompagnate da una critica costruttiva su alcuni aspetti che potrebbero influire sulla percezione della sua condotta in pista.
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