F1 GP Spagna | Pirelli, l’analisi del venerdì di libere a Barcellona
Il commento di Pirelli dopo la prima giornata di attività a Barcellona
F1 GP Spagna – La prima giornata di attività al Circuit de Barcelona-Catalunya ha visto Oscar Piastri brillare nella seconda sessione di prove libere, dove ha messo tutti in fila con un convincente 1’12”760. Il tempo del pilota australiano, unico a scendere sotto l’1’13”, rappresenta un netto miglioramento rispetto al riferimento del venerdì dello scorso anno, migliorando di mezzo secondo il crono siglato da Lewis Hamilton nel 2024. Il venerdì della McLaren è iniziato sotto buoni auspici sin dalla FP1, chiusa in testa da Lando Norris grazie a un tempo di 1’13”718, confermando un approccio solido già dalle prime tornate. Piastri, nel pomeriggio, è risultato il più veloce in ciascun settore del tracciato, segnale di una monoposto in grande forma sul tecnico tracciato catalano.
Prove libere: le scelte delle gomme
In FP1, la maggior parte dei team ha avviato il lavoro con la mescola C1, con eccezioni rappresentate da Lance Stroll (Aston Martin) e Franco Colapinto (Alpine), entrambi impegnati inizialmente con mescole diverse. Anche Mercedes e Williams hanno adottato un programma alternativo, con Kimi Antonelli, George Russell, Carlos Sainz e Victor Martins (in pista al posto di Albon) che hanno optato per un utilizzo combinato di Medium e Hard, mentre il resto del gruppo ha alternato Hard e Soft.
Nel corso della seconda sessione tutti i piloti hanno completato il ciclo di utilizzo della gomma più dura, in modo da gestire al meglio le scorte in vista del proseguimento del weekend. Di fatto, ogni squadra avrà a disposizione un solo treno di C1 da qui alla bandiera a scacchi. In particolare, Mercedes e Williams dovranno fare affidamento su un unico set di Medium e uno di Hard da sabato mattina.
Notevole anche l’evoluzione della pista: il miglioramento tra FP1 e FP2 è stato nell’ordine di un secondo. Un progresso che ha influito sui tempi, confermando un incremento delle prestazioni rispetto all’edizione passata. In prospettiva gara, Pirelli prevede un GP impostato su due soste, con Medium e Soft protagoniste nella strategia. Le condizioni ambientali e le scelte di gestione degli pneumatici saranno quindi elementi decisivi per determinare l’andamento della corsa.
L’analisi Pirelli: la voce di Simone Berra
Simone Berra, responsabile tecnico di Pirelli, ha fornito il punto della situazione:
“Barcellona si conferma un banco di prova completo per vetture, gomme e piloti. Le temperature elevate e l’abrasività dell’asfalto mettono alla prova la gestione del degrado, soprattutto al posteriore. Le squadre dovranno lavorare sul bilanciamento per proteggere le coperture dietro, ma così facendo rischiano di aumentare lo stress sull’anteriore sinistra, particolarmente sollecitata su questo circuito. Tutti hanno utilizzato almeno un set di Hard, conservandone uno per la gara. Le differenze di rendimento tra le mescole sono quelle previste: tra 0.9 e 1 secondo tra Hard e Medium, 6-7 decimi tra Medium e Soft. Mercedes ha offerto indicazioni interessanti allungando i run su Soft e Medium più del solito”.
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